Come noto, l’escalation dei blitz marittimi nel Mar Rosso causati dalla guerra tra Israele e Hamas sta spingendo le compagnie di navigazione a dirottare le proprie navi verso il Capo di Buona Speranza.
Il roundtrip dell’Africa richiede però tempi di navigazione aumentati rispetto a quelli che normalmente ci vogliono per raggiungere ad esempio l’Estremo Oriente passando da Suez e dal Mar Rosso.
Considerando una velocità standard di 17 nodi, l’aumento dei tempi è di 9 giorni per il trade tra il Nord Europa e l’Estremo Oriente; di 14 giorni per i servizi di collegamento verso il Mediterraneo e di 5 giorni nei viaggi diretti verso la east coast nord americana. Lo certifica Sea Intelligence nel suo ultimo report.
Per un viaggio di andata e ritorno completo – affermano gli analisti della consultancy firm britannica – occorrerà inserire navi aggiuntive nei servizi di collegamento est-ovest con l’obiettivo di mantenere una frequenza settimanale delle partenze.
Considerando la possibilità che venga inserita nei trade analizzati una nave in più per ogni sette giorni ulteriori di navigazione, è possibile calcolare quante navi in più saranno necessarie in ciascuna rotta.
Sea Int. afferma che la circumnavigazione dell’Africa richiederebbe tra gli 1,4 e gli 1,7 milioni di TEU di capacità navale aggiuntiva. Si tratta del 5,1%-6% della capacità totale globale offerta dalle navi portacontainer.