Un contributo unificato sui container sbarcati e imbarcati per finanziare le attività dell’Agenzia delle Dogane. È la novità introdotta in una proposta emendativa al Decreto fiscale (DL 124/2019) approvata dalla Commissione Finanze della Camera.
L’emendamento in questione (commi 4-bis, ter, quater, quinquies e sexies dell’art. 5) reca la firma del deputato PD Claudio Mancini, secondo il quale il balzello servirà a rafforzare le attività di vigilanza sulle merci.
Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto fiscale, il Ministro dell’Economia e delle Finanze provvederà alla definizione della misura del contributo unificato, con contestuale soppressione degli altri prelievi assorbiti nello stesso contributo.
Il contributo accorperà infatti gli altri prelievi erariali dovuti in occasione della movimentazione dei container e dovrà coprire costi nella misura massima di 75 milioni di euro per il primo anno di applicazione del regolamento e di 150 milioni di euro per gli anni successivi.
Le maggiori entrate del balzello sono destinate all’acquisizione di strumenti e apparecchiature ad alta tecnologia, a scansione tridimensionale ad alta definizione basata su neutroni, in grado di operare senza necessità di schermatura contro le radiazioni sia per gli operatori addetti alle verifiche sia per il pubblico e con un’accurata capacità di rilevazione della più ampia gamma di elementi dei quali non è consentita l’importazione o l’esportazione.
Contattato da PortNews, Mancini spiega che «l’obiettivo è quello di passare da un sistema di controllo a campione dei container a uno più generalizzato e più efficiente grazie all’impiego delle nuove tecnologie di scannerizzazione. Attualmente solo il 4% dei container viene controllato: riteniamo che questo emendamento possa contribuire a supportare l’Agenzia delle Dogane nelle sue attività di contrasto a frodi e a fenomeni di evasione fiscale»
Al deputato PD ricordiamo come sul Themeditelegraph il presidente di Federlogistica Luigi Merlo abbia definito questa misura «pura follia», denunciando un extra costo di circa 15 euro a container (di fatto un enorme regalo agli scali nordeuropei e nordafricani): «Non è così» prova a ribattere Mancini. «Le stime che abbiamo fatto sono più basse».
