Profondo cordoglio ai familiari del lavoratore portuale e del marittimo morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro nel porto di Ravenna. Lo esprime il presidente dell’Associazione dei Porti Italiani, Rodolfo Giampieri, che torna purtroppo a parlare di incidenti mortali sul luogo di lavoro ed esprime con grande amarezza la necessità di una maggiore sicurezza sul lavoro.
Nella giornata maledetta di ieri hanno trovato la morte due persone: l’egiziano di 63 anni Bujar Hysa, deceduto al centro servizi di Marcecaglia a causa delle ferite riportate dopo essere stato schiacciato da u nastro di acciaio, e un marittimo di 44 anni, rimasto coinvolto in un infortunio sul lavoro verificatosi nel primo pomeriggio all’interno della sala macchine di una nave battente bandiera panamense che si trovava in rada davanti allo scalo
Per Assoporti occorre scongiurare nuovi incidenti. “A questo fine, come comunicato, era stato definito l’avvio, in accordo con le parti sociali, di una campagna straordinaria di sensibilizzazione per diffondere ancora di più l’attenzione su questo tema essenziale per garantire la sostenibilità sociale”.
Giampieri ha voluto sottolineare come “la sicurezza e la salute dei lavoratori è un bene sul quale non si può transigere. Il lavoro è fonte di benessere e sicurezza, non di dolore e sofferenza. Diventa non più rinviabile affrontare i temi della transizione tecnologica a 360°, puntando con decisione su sicurezza, lavoro e formazione.”