“C’è un’enorme discrepanza tra le tariffe contrattuali e ciò che vediamo nel mercato spot. Dovremmo sviluppare attorno al tema una discussione sensata che prefiguri soluzioni percorribili a lungo termine piuttosto che discutere solo dell’oggi”. L’amministratore delegato di Hapag-Lloyd Rolf Habben Jansen mette in guardia dalle attuali condizioni di mercato, che specie nei mercati spot, espongono caricatori e spedizionieri a tariffe di trasporto che sono cresciute a livelli insostenibili.
Nell’ambito di un webinar i cui contenuti sono stati riportati da Lloyd’s List, il ceo della compagnia di navigazione tedesca ha invitato gli altri vettori a creare una maggiore stabilità di mercato e ha ribadito come sia nell’interesse dei tutti affrontare una situazione che rischia di sfuggire di mano.
“Non intendiamo presentare ulteriori aumenti delle tariffe spot ma vogliamo lavorare con i nostri clienti per concludere accordi per periodi di tempo più lunghi a diversi livelli di tariffa”, ha affermato Habben Jansen.
Venerdì scorso, a Lloyds List, il n.1 di Hapag-Lloyd aveva peraltro annunciato di aver deciso di porre un tetto ai tassi spot. Decisione, questa, già assunta precedentemente da un’altra big company del settore, CMA CGM.
Habben Jansen ha osservato che le tariffe medie di Hapag-Lloyd sono aumentate da 1.104 dollari per TEU nella prima metà del 2020 a 1.612 dollari nei primi sei mesi del 2021 ma ha aggiunto che si è trattato di un aumento molto inferiore a quello visto nel mercato spot, dove alcuni prezzi hanno toccato 16.000 dollari a TEU o valori anche più alti.