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la denuncia dell'ICS

Cop26: tante parole, pochi fatti

di Redazione Port News

“Un’opportunità persa per portare avanti misure concrete in direzione dello sviluppo delle navi a emissioni zero e, in generale, della decarbonizzazione del settore”. Il segretario generale dell’International Chamber of Shipping (ICS), Guy Platten, si dichiara deluso dal fatto che le parole e gli impegni presi dai governi alla COP26 non siano state ancora tradotte in azioni.

“I governi – ammonisce Platten – non possono continuare a prendere a calci la lattina lungo la strada; ogni ritardo ci allontana ulteriormente dal raggiungimento di obiettivi climatici urgenti”.

L’ICS considera fondamentale l’adozione di due misure in particolare: l’istituzione di un fondo di ricerca e sviluppo da 5 miliardi e, successivamente, la definizione di una imposta da far pagare allo shipping in base alla quantità di carbonio emessa.

“L’adozione di entrambe queste misure sarà l’unico modo per ottenere emissioni nette pari a zero dalla navigazione marittima entro il 2050, garantendo al contempo una transizione equa che non lasci indietro nessuno” dice Platen.

“Il tempo stringe e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per decarbonizzare ora. L’industria continuerà a fare pressioni sull’IMO affinché agisca poiché l’importanza di affrontare il cambiamento climatico è troppo grande per rinunciarvi”.

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