In Cina tornano gradualmente a salire tutte le curve dell’epidemia di Covid-19. Aumenta il numero dei casi positivi nelle città portuali.
A Tianjin, importante centro economico e commerciale non molto distante da Pechino, ne sono stati segnalati 20 durante il weekend, tutti collegati alla variante Omicron, altamente trasmissibile. Il governo locale ha avviato test in tutta la città e imposto restrizioni di viaggio.
Sulla base di quanto riportato dal Lloyd’s List, il focolaio scoppiato nell’area non ha, almeno per il momento, interrotto i servizi di movimentazione delle navi ma le nuove misure di contingentamento potrebbero sicuramente creare nuovi colli di bottiglia all’ingresso e all’uscita del porto.
Sulla base dell’esperienza passata, i conducenti di camion potrebbero dover affrontare ispezioni più rigorose prima di entrare nel porto per prevenire infezioni tra i lavoratori portuali. Misure simili sono già state prese a Shenzhen, dove dal 7 gennaio sono stati confermati quattro casi Delta locali.
Allo Yantian Container International Terminal, sul lato est della città, i conducenti di camion container sono soggetti a ispezioni della temperatura corporea e devono presentare documenti sanitari digitali prima di essere ammessi al gate. L’accesso viene vietato a coloro che mostrino codici di colore rosso o giallo, indicanti che sono stati in aree considerate a rischio, saranno banditi dall’ingresso.
Secondo Sea Intelligence, il rischio di chiusure in Cina è significativo, a causa della combinazione di una politica di tolleranza zero nei confronti del Covid e di una variante di Omicron che è molto più contagiosa delle varianti precedenti.