Mentre si avvicina la dead line per la conversione del Decreto Concorrenza, fissata per Maggio, Assiterminal chiede un colpo di reni al Governo e, in particolare, al Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili: “Il tempo per dare vita a un unico Regolamento sulle concessioni portuali ci sarebbe ancora – afferma l’Associazione dei terminalisti italiani – e potrebbe ridare al MIMS un impulso nel suo ruolo di regolatore e regista che negli anni sembra essersi disperso”.
Assiterminal lamenta la disomogenea intepretazione delle norme da parte delle Autorità di Sistema Portuale. Che su temi come quello della riduzione dei canoni concessori o delle proroghe, si muovono in ordine sparso, facendo, anche, “salti in avanti su regolamenti per il rinnovo o la ridistribuzione delle concessioni demaniali tailor made”.
“Non riusciamo a comprendere il persistere, tra altri aspetti, delle difficoltà di accettare e mettere in pratica, i principi del riequilibrio economico-finanziario delle concessioni di fronte, tra l’altro, alle sfide che digitalizzazione e sostenibilità pongono sia al concessionario privato che al concedente Stato” afferma Assiterminal.