Più che un sopralluogo, è stata la presa d’atto di un risultato raggiunto. E in tempi non eccessivamente lunghi, se si pensa alla fase di stop causata del problema della tenuta idraulica di uno dei due pozzi all’estremità della galleria sotterranea.
La visita in cantiere effettuata stamani dal presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri, e dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti, è quanto più di vicino possa esserci ad una inaugurazione. Di fatto, mancava soltanto il taglio del nastro. E per un semplice motivo: rimane ancora da effettuare il collaudo statico, che però verrà eseguito domani, dall’ingegner Antonio Riccardi. Ancora poche ore, dunque, e la nuova infrastruttura entrerà formalmente in esercizio.
«Ormai ci siamo» ha dichiarato Guerrieri, che non ha mancato di lodare la capacità dei propri tecnici e delle imprese private che in questi anni hanno lavorato pancia a terra per raggiungere il traguardo”. Il n.1 del porto di Livorno lo ha affermato, sottolineando la complessità dell’intervento e mettendo l’accento sulla sua importanza strategica: «L’opera è un passaggio fondamentale per le strategie a breve termine del nostro scalo».
Il perché è presto detto. Entro la prossima settimana, la galleria sotterranea verrà consegnata all’ENI, cui spetterà il compito di rimuovere le tubazioni che dalla Darsena Petroli corrono sino alla Raffineria, attraversando il canale di accesso in corrispondenza della Torre del Marzocco. Un traguardo non da poco, se si considera il fatto che quei tubi limitano oggi la sezione del Canale, rendendo difficoltoso l’ingresso e l’uscita delle grandi navi.
Una volta completata la posa in opera delle nuove tubazioni, sarà possibile risagomare il Canale e allargare la sezione navigabile dagli attuali 70 metri (nel punto più stretto) a 120 metri lungo le due sponde. Si tratta di un appalto di vitale importanza, che il direttore tecnico dell’AdSP, Enrico Pribaz, conta di poter mandare in gara già a giugno, assieme ai lavori di acquaticità della Torre del Marzocco. «Per completare l’allargamento delle due sponde dovremo attendere che ENI sposti i tubi, però possiamo intanto anticipare qualche intervento» ha detto Pribaz.
Il primo cittadino ha espresso profonda soddisfazione per la sostanziale conclusione dei lavori: «Vederlo realizzato fa un effetto incredibile – ha detto -, si tratta di un’opera di alta ingegneria geo-tecnica, che era attesa da tempo in porto. Un’opera essenziale, che assieme alla Darsena Europa e allo Scavalco Ferroviario verso l’Interporto, farà si ché il porto rimanga al centro delle dinamiche commerciali mondiali e del Mediterraneo».