Diversificare le fonti di approvigionamento energetico e i mercati di riferimento anche grazie alla valorizzazione del trasporto marittimo. E’ questa la richiesta che il direttore di Confitarma, Luca Sisto, ha fatto al tavolo convocato dal Ministero degli Affari Esteri con le Associazioni del comparto della logistica per esaminare gli effetti della crisi ucraina sulle imprese.
“La nave è uno strumento flessibile per natura. Guardando al settore del gas, la maggior parte del quale arriva tramite gasdotti, il ruolo del trasporto marittimo potrebbe contribuire a ridurre la dipendenza da pochi fornitori” ha dichiarato Sisto.
Secondo Confitarma va comunque riconsiderata la politica del Paese in materia di rigassificatori. “Oggi sono solo tre quelli attivi in Italia” ha sottolineato Sisto, sottolineando altresì la necessità di sostenere lo sviluppo della flotta di gasiere.
Inoltre, per poter fronteggiare le sfide e le esigenze del settore, Confitarma chiede che che venga istituito al più presto un tavolo istituzionale dedicato alla politica energetica dei prossimi decenni, che ricomprenda anche i trasporti marittimi.
Infine, “il settore necessita di una misura per il caro gasolio che possa dare un ristoro a tutta la flotta” afferma il direttore di Confitarma. “Insieme ad Assarmatori – ha affermato Luca Sisto – abbiamo elaborato una proposta da inserire nell’iter di conversione del Decreto c.d. Caro Bollette (DL n. 17/2022) per una copertura di 50 milioni di euro”.