Shanghai torna in lockdown per fermare la diffusione del contagio. Il Governo della Megalopoli ha infatti annunciato che dalle 5 di stamani la zona orientale diella città è in quarantena e ci rimarrà sino al 1° Aprile. Le restanti aree saranno chiuse tra il primo e il 5 Aprile.
La conseguenza è che saranno sospese le attività di trasporto e produttive di una delle aree commerciali più importanti del mondo.
Lo Shanghai International Port Group (SIPG) ha affermato che durante il periodo di blocco, il porto garantirà le normali operazioni e fornirà servizi 24 ore su 24 in tutte le sue unità di produzione portuali.
Tuttavia, le infrastrutture di terra e i collegamenti di trasporto da e verso l’area saranno interrotti. Nell’area est della città si trovano peraltro l’Aeroporto internazionale di Pudong, uno dei principali scali aerei cinesi, e i container hub di Yangshan e Waigaoqiao. Le attività di trasporto dall’aereoporto e dai container terminal saranno quindi seriamente compromesse.
Secondo quanto riportato dal Lloyd’s List, l’80% dei magazzini e depositi di container localizzati nell’area posta in lockdown rimarrà chiuso per tutta la durata della misura di isolamento.
Durante il periodo di blocco, i conducenti di camion portacontainer dovranno fornire un risultato negativo del test covid effettuato nelle ultime 48 ore e i relativi documenti. Anche molti ingressi delle superstrade sono stati bloccati, gli autisti dei camion hanno un accesso limitato alla città.
Diverse società di logistica nelle aree che stanno attraversando la prima fase del blocco hanno affermato di aver sospeso le operazioni legate alla logistica e di non accettare carichi durante il blocco. In molti stanno provando a dirottare le merci a Ningbo e a Qingdao.
Intanto, la compagnia aerea Airlines ha annunciato di aver cominciato a cancellare tutti i voli in partenza da Pudong.