Pieno sostegno al quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, adottato l’8 aprile dagli Stati membri dell’UE. Lo esprime, in una nota stampa, l’Organizzazione europea dei porti marittimi (ESPO).
Espo sottolinea quanto sia importante che le sanzioni vengano applicate in modo chiaro e uniforme da tutti gli Stati Membri.
Il quinto pacchetto di sanzioni include ad esempio il divieto alle navi battenti bandiera russa dai porti dell’UE, ad eccezione dei prodotti agricoli e alimentari, degli aiuti umanitari e dell’energia. Da questo punto di vista, l’European Seaports Organization chiede tale misura sia attuata in modo armonizzato a livello comunicario, mantenendo condizioni di parità tra i porti. “L’Agenzia europea per la sicurezza marittima potrebbe, a tale riguardo, svolgere un ruolo importante nel fornire un elenco chiaro delle navi russe che devono essere bandite dai porti dell’UE, tenendo conto delle navi che hanno cambiato bandiera o reimmatricolato dal 24 febbraio”.
L’Espo chiede inoltre ai governi e alle autorità pubbliche competenti, sia a livello nazionale che dell’UE, di assumersi le proprie responsabilità e pianificare personale e risorse sufficienti per garantire una corretta applicazione delle misure, evitando ulteriori ritardi in una catena di approvvigionamento già interrotta.
“Il divieto delle navi russe dai porti dell’UE, nonché i divieti di importazione ed esportazione su diverse categorie di merci implicano molti controlli aggiuntivi da effettuare nei porti per controllare e determinare quali navi e merci sono oggetto del divieto e quali devono essere esentato” afferma l’ESPO.
I porti europei contano sul pieno impegno dei governi e delle autorità competenti degli Stati membri per garantire “che questi controlli non creino ulteriori ritardi in una catena di approvvigionamento già interrotta. Il blocco di merci e navi potrebbe creare ulteriore congestione nei porti e nei terminal dei porti, che stanno già affrontando le conseguenze di una catena di approvvigionamento satura”.
ESPO conclude la nota, condannando l’invasione russa dell’Ucraina e continuando ad esprimere la sua solidarietà alla comunità portuale ucraina, rappresentata dall’Autorità marittima ucraina (USPA), dal 2018 membro osservatore della Europea Seaports Organization.