La Russia ha dichiarato di aver completato tutte le operazioni di sminamento e di essere in grado di assicurare alle navi che vogliano lasciare il porto di Mariupol un corridoio sicuro per le rispettive destinazioni.
Il corridoio umanitario è formato da una corsia di sicurezza per il traffico marittimo ed è lunga 1,5 miglia e larga 2 miglia.
Intanto, si moltiplicano le pressioni perché vengano salvaguardate anche le esportazioni di grano, da tempo in stallo a causa della chiusura degli scali portuali ucraini. Fatta eccezione per un piccola quantità di merce, spedita via treno verso i mercati di destinazione, la maggior parte dei volumi si trova oggi bloccata nei silos e rischia di deteriorarsi.
Per evitare una prevedibile crisi alimentare, molti Paesi vorrebbero siglare con Mosca un accordo internazionale per aprire corridoi sicuri anche per le merci di prima necessità.