Il 2022 potrebbe regalare nuove soddisfazioni alle compagnie di navigazione attive nel trasporto marittimo di container, garantendo profitti addirittura migliori rispetto a quelli da record registrati nel 2021.
Lo rileva la società di analisi Xeneta, evidenziando come le tariffe dei contratti a lungo termine nel trasporto di container stiano aumentando a livelli mai visti, proteggendo in questo modo le compagnie dalle ricadute negative di un eventuale ribasso dei noli sul mercato spot.
A Maggio, l’indice globale XSI – che monitora le tariffe dei noli a lungo termine contrattate in tempo reale dai principali spedizionieri e dalle grosse multinazionali – ha segnato un’ulteriore crescita del 30,1% sul mese di Aprile, attestandosi a 383,12 punti. Si tratta del più grande balzo mensile mai registrato da quando la consultancy firm ha iniziato le proprie attività di monitoraggio. Un risultato sbalorditivo che ha portato il benchmark al +150,6% rispetto allo stesso mese del 2021.
Secondo la società norvegese, quasi tutti i contratti a lungo termine che sono stati rinnovati all’inizio all’inizio dell’anno (o in primavera, per quanto riguarda gli Stati Uniti) hanno subito rinegoziazioni al rialzo rispetto a quelli precedenti. I caricatori e gli spedizionieri hanno insomma preferito non esporsi alle fluttuazioni del mercato spot dei container ed accettare sostanziali aumenti pur di assicurarsi per i successivi 12 mesi garanzia di stiva e prezzi fissi.
Xeneta riporta come a Maggio le importazioni statunitensi siano schizzate sullo XSI del 65,1% rispetto ad Aprile, attestandosi a 464,09 punti. Con l’ultimo aumento mensile, il benchmark è salito su base annuale del 205,4%.
Le esportazioni sono aumentate invece del 9,9%, a 133,7 punti. Rispetto allo stesso mese del 2021, l’indice si è apprezzato del 38,5%.
Le importazioni europee sulla piattaforma XSI sono aumentate dell’11,3% rispetto al mese scorso, attestandosi a 379,13 punti. L’indice è ora superiore del 122% rispetto ai valori del 2021 e s èi apprezzato di un 39,7% rispetto a Dicembre scorso. Anche le esportazioni sono aumentate, del 27,6%, facendo registrare il più grande balzo mensile di sempre. Impressionante l’aumento su base annuale, che si è attestato a quota +138,3% rispetto a maggio 2021.
Le importazioni dall’Estremo Oriente su XSI sono cresciute del 17,6%, a 207,99 punti. Si tratta di uno degli incrementi tariffari maggiori di sempre, che porta il benchmark al 57,1% sul 2021. Le esportazioni dell’Estremo Oriente sono aumentate del 35,4% su base mensile, a 542,79 punti. Su base annuale, l’incremento tariffario è stato del 174,8%. Rispetto a dicembre 2021 il benchmark si è apprezzato del 62,5%.
Lo straordinario aumento dei prezzi registrato nelle principali transazioni è visibile nei dati finanziari delle compagnie di navigazione.
La società di analisi cita ad esempio i risultati finanziari registrati da ZIM. Il vettore israeliano ha chiuso il primo trimestre con un incremento sullo stesso periodo del 2021 pari al 113% e con un profitto netto di 1,7 miliardi di dollari.
Secondo quanto riporta John D. McCown, fondatore di Blu Alpha Capital, nel primo trimestre gli 11 vettori globali che pubblicano i loro risultati hanno registrato un profitto netto di 59,3 miliardi di dollari, con un incremento triplo rispetto ai guadagni di Gennaio-Marzo 2021.
Tra Gennaio e Marzo, i profitti dell’industria del trasporto di container hanno ampiamente superato quelli totalizzati da Facebook, Amazon, Netflix e Google, con un gap di oltre il 100%. Aumenta inoltre il divario rispetto ai risultati finanziari del quarto trimestre del 2021, quando i profitti dell’industria di linea avevano battuto quelli dei quattro colossi di “appena” il 14%.
MC Cown prevede che nel 2022 i liner arriveranno a guadagnare l’astronomica cifra di 220,5 milioni di dollari, riportando un incremento di quasi il 50% sul 2021.