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Studio del Global Shipping Forum

Container, competizione falsata

di Redazione

Strumenti incompleti e inadatti a valutare il grado effettivo di concentrazione oligopolistica raggiunto nel mercato del trasporto marittimo di container dalle tre grandi alleanze.

E’ questa la critica che MDS Transmodal (MDST) e Global Shippers Forum (GSF) hanno rivolto alle Autorità Garanti della Concorrenza.

Lo hanno fatto in uno studio congiunto, prendendo come punto di riferimento l’indice Herfindahl–Hirschman (HHI), attraverso il quale sino ad oggi hanno le varie Authority vigilanti hanno valutato il grado di concentrazione.

Secondo GSF e MDST questo indicatore non prende in considerazione l’intero spettro delle iniziative di cooperazione poste in essere tra le compagnie marittime, ammesse in base all’esenzione per categoria e ad altre disposizioni in materia di immunità antitrust. Il riferimento è a tutti quegli accordi in base ai quali compagnie di navigazione appartenenti ad alleanze diverse strutturano servizi di linea condivisi.

Se tali accordi consortili (consortia inter-Alliance) venissero inclusi nel sistema di misurazione, il grado di concentrazione sarebbe molto più ampio.

A titolo di esempio, GSF e MDST prendono in considerazione l’HHI tradizionale del commercio transatlantico nel periodo 2006-2021, rapportandolo con un indicatore modificato,  ribattezzato MHHI, che include invece gli accordi inter-Alleanza su tale commercio. L’HHI modificato supera i 2.500 punti, ovvero la soglia accettata entro la quale un settore è considerato soltanto come “altamente concentrato” dalla maggior parte delle autorità di regolamentazione della concorrenza.

Il GSF esorta la FMC e tutte le altre autorità garanti della concorrenza a utilizzare la misura MHHI nelle sue valutazioni del mercato del trasporto marittimo di container, e in particolare della concentrazione della quota di mercato raggiunta attraverso tutti gli accordi consentiti in base alle disposizioni sull’esenzione per categoria e sull’immunità antitrust.

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