Il primo semestre di quest’anno conferma la ripresa complessiva dei porti italiani, che continuano a registrare performance positive a dispetto di una situazione contingenziale assai delicata, caratterizzata dall’inflazione calzante e dai crescenti costi energetici, che stanno mettendo sotto pressione il sistema produttivo nazionale.
Secondo le stime fornite da Assoporti, i traffici commerciali hanno raggiunto a Giugno quota 244 milioni di tonnellate con una crescita del 2,7% sul periodo pre-pandemico.
Analizzando le varie tipologie di traffico, viene sottolineato come nei primi 6 mesi del 2022, le rinfuse liquide siano aumentate del 5,6%, salendo dalle quasi 79 milioni di tonnellate movimentate nel 2021 alle attuali 86 milioni. Nel settore delle rinfuse solide prosegue la ripresa, con un +13% e 30,7 milioni di merce movimentata. Entrambi i traffici restituiscono però risultati negativi a confronto con i dati del 2019.
Per quanto riguarda i rotabili, dopo la forte ripresa verificatasi nel 2021, con 58,3 milioni di tonnellate movimentate e un +24% sul 2020, il traffico il semestre con un decremento del 3,2% sul 2021, pur mantenendosi comunque su livelli molto più alti di quelli fatti registrare nel periodo pre pandemico (+8,3%).
In termini di unità movimentate, nel 2022 sono state imbarcate e sbarcate dalle banchine italiane 3 milioni di mezzi rotabili, 303 mila in più rispetto al 2029 e poco meno di cento mila rispetto al 2019.
Passando ai container, Assoporti evidenzia come nel semestre siano state movimentati quasi 6 milioni di TEU, con un +7% sullo stesso periodo del 2021. Anche i trasbordi sono cresciuti, di un 11,4% rispetto al 2021 e di un 23,3% sul 2019.
Assoporti non sottovaluta poi come permangano ad oggi forti criticità legate al settore passeggeri, in particolar modo nelle crociere, aumentate, sì, del 702% rispetto al piatto 2021, ma ancora lontane dai numeri del 2019.
“I porti hanno dato e stanno dando grande prova di resilienza dovuta anche ad una forte capacità organizzativa, indispensabile per rafforzare sempre di più il ruolo della portualità” ha dichiarato il n.1 di Assoporti, Rodolfo Giampieri. “Lo avevamo già sostenuto: il Mediterraneo è tornato ad avere un ruolo centrale e strategico per i traffici mondiali, grazie a forti segnali di regionalizzazione della produzione. Ma per cogliere quest’opportunità le risposte devono essere date rapidamente all’interno di una strategia condivisa” aggiunge.
“Credo che adesso sia indispensabile mettere in atto al più presto le necessarie opere che consentiranno ai nostri porti di aumentare il livello di competitività, nonché ad essere in linea con le previsioni in materia ambientale. In questo contesto, la semplificazione normativa va ulteriormente rafforzata” conclude.