Nel 2022 i principali porti statunitensi (Los Angeles, Long Beach, Oakland, Seattle e Tacoma, New York – New Jersey, Virginia, Charleston, Savannah, Port Everglades, Miami e Jacksonville) dovrebbero arrivare ad importare complessivamente 26,1 milioni di TEU, facendo registrare un incremento del 1,2% sul 2021.
Lo certifica l’ultimo rapporto mensile elaborato dalla National Retail Federation (NRF), l’associaizone statunitense del commercio al dettaglio. Nel Global Port Tracker, redatto assieme alla Hackett Associates, viene però evidenziato un rallentamento della crescita dei traffici nell’ultima parte dell’anno.
Se nel primo semestre, i porti USA hanno importato 13,5 milioni di TEU, facendo registrare un aumento del 5,5% sulla prima metà del 2021, tra Luglio e Dicembre sono previsti 12,6 milioni di TEU allo sbarco, con una flessione del 3,1% sullo stesso periodo del 2021.
A livello mensile, a Settembre sono attesi 2,1 milioni di TEU (-1,8%) mentre si prevedono per Ottobre e Novembre rispettivamente 2,10 milioni e 2,04 milioni di TEU allo sbarco, con un calo del 4,8 e del 3,3% sugli stessi mesi del 2021. Previsti dati in calo anche a Dicembre (2,01 milioni di teu; -4,0%).