Prende finalmente corpo il progetto di ridefinizione delle aree del porto di Livorno dedicate al traffico multipurpose.
A sette mesi dall’avvio del procedimento, con la pubblicazione della prima provvisoria planimetria, e dopo diversi mesi di interlocuzioni con i terminalisti, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha fornito quest’oggi un aggiornamento sullo stato di attuazione del provvedimento di “riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana, con correlata ipotesi di delocalizzazione”.
Il provvedimento, approvato questa estate, è nato con un duplice obiettivo: liberare le aree ricomprese nel Porto Passeggeri (Calata Orlando e Alto Fondale) – dando dunque attuazione al provvedimento di aggiudicazione della gara per la selezione del socio di maggioranza della Porto di Livorno 2000 – e mettere ordine sulla Sponda Est della Darsena Toscana, favorendo così un allineamento delle attività portuali alle previsioni del PRP funzionali, in particolare, all’entrata in esercizio della Darsena Europa.
Oggi si comincia a vedere tradotta in chiave pratica, e in termini di sviluppo atti amministrativi, le strategia di Riorganizzazione e ottimizzazione degli spazi destinati alle attività portuali presso la Sponda Est della Darsena Toscana.
La novità viene introdotta oggi dal dirigente del Demanio, Fabrizio Marilli, con un nuovo provvedimento nel quale si comunica l’articolazione, in tre fasi, del procedimento che porterà alla piena delocalizzazione della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali dall’Alto Fondale, area da destinarsi successivamente alla Porto di Livorno 2000 ai fini dell’esercizio delle attività connesse all’accoglienza dei passeggeri delle crociere.
In coordinamento con l’emanazione di una ordinanza congiunta AdSP-Capitaneria di Porto in materia di gestione degli accosti pubblici, le banchine 15 C e 15 D e le aree retrostanti della Sponda Est della Darsena Toscana verranno affidati alla disponibilità della Cilp. Che in cambio rinuncerà agli accosti 46 e 47 dell’Alto Fondale, area nevralgica dello scalo labronico, presso la quale avevano da non molto trovato spazio i traffici delle navi di classe Eco di Grimaldi.
Durante questa prima fase temporale, la Cilp potrà avviare i lavori di ammodernamento delle aree in radice della Sponda Est, ai fini della loro assegnazione, prevedibilmente per l’anno nuovo, al traffico di Grimaldi.
La seconda fase, da avviare sulla base di un ulteriore provvedimento, prevede la successiva retrocessione della Cilp dalle aree in concessione sulla radice dell’Alto Fondale, ovvero degli accosti 45, 44 e 43. Che rientreranno nella disponibilità dell’AdSP perché siano successivamente riaffidati alla Porto 2000 assieme alle banchine 46 e 47.
L’ultima fase temporale prevede la rinuncia da parte di Cilp dei magazzini in possesso dell’Alto Fondale. Che saranno restituiti all’AdSP una volta completato il raddoppio dei magazzini MK.