Le grandi compagnie di navigazione continuano a ricorrere alla cancellazione delle partenze nell’ambito dei servizi di collegamento pur di provare a contrastare la caduta dei noli nel mercato spot.
Tra la settimana n.45 (7-13 novembre) e la settimana 49 (5-11 dicembre) sono stati complessivamente annunciati 100 blank sailing su 734 partenze programmate, il 14% del totale.
Lo rivela Drewry nel suo ultimo report. Il 56% delle cancellazioni ha interessato il trade transpacifico, il 24% i collegamenti tra l’Asia e il Nord Europa e il 20% il trade transatlantico.
Per le prossime cinque settimane, The Alliance ha annunciato 40,5 cancellazioni, seguita da Ocean Alliance e 2M, rispettivamente con 23,5 e 14 cancellazioni.
“La buona notizia per i caricatori è che i tassi spot stanno continuando a scendere, alimentando speculazioni su una possibile stabilizzazione del mercato” affermano gli esperti di Drewry. Che pure prevedono nuove possibili perturbazioni in arrivo dalla Cina e dagli Stati Uniti.
Pechino, infatti, non è ancora uscita dal tunnel della crisi pandemica. Anzi, possibili nuovi contagi rilevati nel distretto a Yangpu, a Shanghai, potrebbero presto portare il Governo a valutare l’ipotesi di annunciare nuovi dolorosi lockdown, così come accaduto la scorsa Estate.
Allo stesso modo, la consultancy firm guarda con preoccupazione a un possibile blocco delle ferrovie negli Stati Uniti. A Settembre, infatti, due dei 12 principali sindacati ferroviari statunitensi hanno rifiutato l’accordo provvisorio raggiunto con la Casa Bianca sul riconoscimento di una retribuzione migliore e di migliori condizioni di lavoro. Il rischio, ora, è che venga rimessa nuovamente sul tavolo la possibilità di uno sciopero.
“Gli spedizionieri e i BCO devono rimanere vigili – afferma la consultancy firm -; la situazione Covid in Cina e le possibili interruzioni ferroviarie negli Stati Uniti potrebbero causare ulteriori difficoltà operative, con un impatto sul flusso di merci tra Cina e Stati Uniti”.