Frenare il riscaldamento globale e tagliare le emissioni, individuando in modo sicuro da chi vengono prodotte. E’ con questo obiettivo che oggi, nell’ambito della Cop27, l’ONU ha presentato il Methane Alert and Response System (MARS), un sistema satellitare che sarà in grado di dirci quali sono le sorgenti che liberano più metano nell’atmosfera, con un livello di definizione mai registrato sino ad ora.
Dallo spazio sarà quindi possibile individuare anche i quantitativi di metano emessi dalle navi cargo alimentate a Gas Naturale Liquefatto, combustibile di origine fossile, da sempre considerato una soluzione intermedia nel percorso di avvicinamento al Net-Zero.
Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il metano contribuisce per almeno un quarto al riscaldamento climatico e occorrerà ridurre le emissioni di almeno il 30% entro il 2030 se vorremo mantenere a portata di mano l’obiettivo di limitare il riscaldamento agli 1,5 gradi celsius previsti dall’accordo di Parigi.
Il nuovo Sistema consentirà alle Nazioni Unite di verificare le emissioni segnalate dalle aziende e caratterizzare i cambiamenti nel tempo. MARS sarà implementato grazie a partnership strategiche con l’Agenzia Internazionale per l’Energia e la Coalizione delle Nazioni Unite per il Clima e l’Aria Pulita, che forniranno aiuto e consulenza.