I porti dell’Adriatico meridionale chiudono il 2022 con più di 19,5 milioni di tonnellate di merci movimentate. I sei porti del Sistema segnano un +16,2% di crescita rispetto al 2021 e un +13% rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), un risultato decisamente superiore al dato di previsione di crescita dell’economia marittima italiana, calcolato al 2,7% sul 2019.
Fanno da traino le movimentazioni delle rinfuse solide, con un aumento del +35% rispetto all’anno precedente e del +15% rispetto al 2019; le merci in colli (general cargo) che crescono del +10% rispetto al 2021 e del 17% rispetto al 2019; e la movimentazione dei rotabili che, con quasi 315mila unità, segna un +3% rispetto all’anno precedente e un+11% rispetto al 2019.
A tal proposito, risulta interessante notare come negli anni di pandemia il numero dei rotabili sia sempre stato in crescita, a dimostrazione della capacità di resilienza del commercio marittimo e nello specifico di questo genere di trasporto che di fatto hanno rimorchiato il Paese verso il superamento della crisi scoppiata nel 2020.
Se i risultati relativi al flusso di passeggeri dei traghetti transitati durante l’anno sono più che lusinghieri, quasi 1,7 milioni di viaggiatori, dato che si traduce in un aumento del +50% rispetto all’anno precedente, i numeri che parlano di crociere sono eccezionali.
Nel 2022, nei sei porti del Sistema sono arrivati quasi 500 mila crocieristi, una crescita del +125,6% rispetto al 2021. La rilevazione è stata effettuata, peraltro, a partire dal secondo trimestre dell’anno, atteso che il primo trimestre scontava ancora i fermi e le difficoltà causati dalla pandemia.
In totale, il Sistema ha attratto e gestito complessivamente 4.922 accosti (tra traghetti e crociere), un dato significativo e in crescita del +14% rispetto 2021.
PORTO DI BARI
L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per la movimentazione delle navi che con i suoi 2.242 accosti cresce del +7% rispetto al 2021.
Grande fermento si registra, anche, nel flusso dei passeggeri, con più di 1,5 milioni di persone complessivamente transitate, dato che si traduce in una crescita del +34% per il porto capoluogo di regione.
Il comparto crociere continua e consolida la sua rilevante ascesa, segnando +93%, rispetto al 2021, un dato che suggella la leadership di Bari tra gli scali portuali italiani. Secondo la classifica redatta da Risposte e Turismo, infatti, il porto adriatico detiene il terzo posto in classifica in Italia, dopo Genova e Civitavecchia. Notevoli anche i numeri dei rotabili e delle general cargo: con quasi 200mila tra camion e semirimorchi e quasi 6,1mioni di tonnellate di merci in colli, il trend di crescita si attesta al +12% rispetto al 2021 ed al +18% rispetto al 2019.
PORTO DI BRINDISI
Molto positiva, anche, la performance del porto di Brindisi che con oltre 10 milioni di tonnellate totali di merci movimentate registra una crescita di circa il 32%, di cui 2 milioni di rinfuse liquide, con un trend del +3% e più di 4,3 milioni di rinfuse solide, con un trend del +98,5% rispetto al 2021; e infine circa 3,6 milioni di tonnellate di merci in colli (+5,6%) per movimentare le quali sono transitati nel porto più di 115mila mezzi.
Lo scalo messapico segna, inoltre, una buona prestazione nel flusso dei passeggeri che, con 400mila viaggiatori sui traghetti, risulta in crescita del +28%.
Il grande boom si ha nel comparto crocieristico. Nello scorso anno, infatti, sono transitati oltre 90 mila passeggeri che si traduce in una crescita del +900% rispetto all’anno precedente ma, cosa ancora più rilevante, si supera il dato del 2019 di quasi il +3%. In totale, gli accosti sono stati 1647.
PORTO DI MONOPOLI
Bilancio più che positivo anche per il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale, Monopoli, che si conferma una meta turistica molto interessante per le piccole crociere del segmento lusso. Con i suoi 23 accosti crociere e le quasi 2.400 persone transitate, infatti, il porto di Monopoli ha visto nel 2022 una crescita esponenziale rispetto all’anno precedente (+580%) ed estremamente rilevante, +13%, rapportata al 2019, anno d’oro per le crociere a Monopoli. In totale, gli accosti sono stati 116.
PORTO DI MANFREDONIA
Numeri in crescita anche per il porto di Manfredonia. Nell’anno da poco concluso, l’attività dello scalo sipontino, con le oltre 700mila tonnellate movimentate ha segnato una crescita commerciale pari al +10,5%. Il dato è trainato dal +13% delle rinfuse solide e dal +38% delle merci in colli.
Non solo un valido hub commerciale. Così come predisposto dalle linee strategiche dell’AdSPMAM, infatti, Manfredonia sta recitando un ruolo significativo anche nel traffico passeggeri. La nuova linea aliscafo che ha collegato Manfredonia con le Isole Tremiti, durante i mesi estivi (da luglio a settembre), ha portato sul territorio oltre 5mila passeggeri. In totale, gli accosti sono stati 279.
PORTO DI BARLETTA
Segno più anche per il porto di Barletta, dove si registra un aumento significativo delle merci movimentate, ben 617.645 tonnellate totali, di cui 278.020 rinfuse liquide, 324.773 rinfuse solide; 14.852 merci in colli. Complessivamente, gli accosti sono stati 163.
Le previsioni per l’immediato futuro, sono anche più rosee. L’anno appena iniziato segnerà una svolta storica per lo scalo. A breve, infatti, saranno avviati i lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”; sempre quest’anno sarà aperto il cantiere per i “Lavori di prolungamento dei moli foranei”. Due interventi strategici che potenzieranno sensibilmente lo scalo, in termini di funzionalità e di sicurezza, senza produrre alcun impatto sull’ambiente.
PORTO DI TERMOLI
Il porto di Termoli con i suoi 748 accosti, di cui 476 da quando è parte del Sistema, ha registrato in tutto l’anno, un’interessante operatività su due fronti: la movimentazione delle rinfuse liquide con più di 120mila tonnellate movimentate e il flusso dei passeggeri dei traghetti della tratta Termoli/Tremiti che ha raggiunto più di 240mila unità. I dati del porto di Termoli sono entrati a far parte del conteggio del Sistema a partire da luglio 2022. L’Ente portuale è già al lavoro per delineare i progetti strategici finalizzati a rilanciare lo scalo molisano. Tra le priorità, il dragaggio dei fondali che, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, dovranno essere portati almeno a –10 metri, rispetto ai 6 metri attuali. Il dragaggio è stato già indicato nel PRP di Termoli, in coerenza con la pianificazione dell’Ente, e sarà attuato attraverso i 30 milioni allocati dal PNRR.
“Il nostro Sistema funziona! E funziona simbioticamente e sincronicamente- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Le statistiche ci raccontano di una crescita continua e complessiva di sei porti che si impongono nelle reti internazionali come un unico hub strategico e multimodale, in grado di attrarre e gestire traffici e numeri rilevanti. Le prospettive per l’immediato futuro, ritengo, sono addirittura più positive. Stiamo lavorando a livello nazionale per ottenere le semplificazioni, strumento insispensabile per realizzare le opere, dragare i porti e attrarre investimenti privati. Il 2023 ha una fondamentale priorità: l’avvio delle gare delle opere finanziate sul PNRR e sul fondo complementare. Opere che fungeranno da volano di sviluppo per i nostri porti e per i territori ad essi connessi”.