The Dragon is back. Volevate un chiaro segnale del nuovo posizionamento di MSC nello scacchiere internazionale dello shipping a seguito dell’annunciato divorzio da Maersk? Eccolo.
La compagnia del gruppo Aponte ha appena annunciato di aver reintrodotto un nuovo servizio di collegamento tra l’Asia e il Mediterraneo, precedentemente offerto in jointventure con Maersk nell’ambito dell’alleanza 2M e sospeso nella primavera del 2020 a causa della crisi pandemica.
Si tratta del vecchio “AE20” (così chiamato da Maersk), oggi rilanciato da MSC sotto il nome “Dragon Service”. Il servizio è stato leggermente ritoccato rispetto al passato: sono stati introdotti scali diretti al porto di Napoli per la copertura del mercato italiano meridionale e al porto israeliano Ashdod Hadarom.
La rotazione osservata sarà la seguente: Shanghai – Ningbo – Yantian – Singapore – Ashdod (HCT) – Napoli – La Spezia – Genova – Fos sur Mer – Gioia Tauro – King Abdullah – Singapore – Shanghai.
“Non è la prima volta che MSC e Maersk promuovono servizi di collegamento indipendenti dall’alleanza 2M nell’ambito del trade transpacifico” afferma il CEO di Vespucci Maritime, Lars Jensen.
“Ma con il lancio del Dragon Service, il carrier italo-svizzero manifesta ora la chiara intenzione di voler immettere nuovo tonnellaggio nell’ambito del trade tra l’Asia e l’Europa, ampliando il raggio di copertura della rete dei porti toccati e migliorando la propria capacità di penetrazione verso alcuni mercati specifici” aggiunge.
“Al contrario, non ci sono informazioni che lascino pensare che Maersk voglia fare altrettanto” è la conclusione del suo pensiero.
Insomma, che i due carrier abbiano ormai assunto rotte divergenti è un dato di fatto e il lancio di questo nuovo servizio da parte di MSC ne è la prima prova.