Nel primo semestre dell’anno i porti di Anversa e Bruges hanno movimentato 6,4 milioni di TEU, il 5,2% in meno rispetto ai valori dello stesso periodo del 2022.
La situazione economica rimane incerta: la diminuzione della produzione industriale e la scarsa fiducia dei consumatori hanno infatti portato a un rallentamento globale della domanda di trasporto di container, con chiari riflessi negativi sulle prestazioni dei due scali portuali del Belgio, che da Aprile 2022 si sono fusi in un unico sistema portuale.
Nonostante le incertezze del presente, Antwerp-Bruges sono comunque riusciti ad aumentare di un punto percentuale il proprio share market con riferimento ai volumi movimentati nell’area di riferimento, che ha ai suoi punti estremi nord e sud rispettivamente Amburgo e Le Havre. I due porti belgi sono infatti responsabili del 30,6% dei volumi complessivamente imbarcati e sbarcati dai porti ricompresi in questa macro-area.
Negli altri segmenti di traffico viene segnalato il calo, del 17% rispetto ai valori del 2022, dei volumi in breakbulk. In diminuzione anche i volumi di acciaio (-18%).
Le rinfuse liquide sono diminuite del 3,2%, soprattutto a causa del crollo dei prodotti chimici: ne sono stati movimentati il 15,4% in meno rispetto all’anno precedente. In aumento invece, del 15%, il traffico delle auto nuove.