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Interventi

La marcia delle nuove compagnie di navigazione

Shipping, il ballo delle debuttanti

di Antonella Teodoro

Senior transport consultant di MDS Transmodal

Entro la fine del terzo trimestre, la capacità offerta dalle società di navigazione che hanno iniziato a offrire servizi marittimi a cominciare dal 2020 arriverà a superare la soglia dei 2 milioni di TEU, con un aumento del 116% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La grande maggioranza di questa capacità (oltre il 78%) sarà impiegata sulle rotte intra-regionali, in particolare nell’intra-Far East e intra-Gulf & Indian Sub-Continent.

Tra i principali fattori alla base dell’aumentata offerta sul mercato intra-Far East possiamo citare l’incremento della domanda di nuovi servizi a supporto delle crescenti attività produttive al di fuori della Cina, in particolare nei paesi del sud-est asiatico. Fondamentale, inoltre, il graduale allentamento delle regole di cabotaggio cinesi, che fino a poco tempo fa impedivano alle compagnie di proprietà straniera e battenti bandiera straniera di spostare merci da un porto della Cina continentale a un altro. L’avvio di un nuovo processo di liberalizzazione, annunciato da Pechino a Novembre del 2021 e in fase di sperimentazione sino al 2024, permette oggi a tali compagnie di trasferire le merci tra specifici porti della Cina Contintenatale(tra cui Dalian, Tianjin e Qingdao) e il porto di Shanghai.

Per quanto riguarda l’intra-Gulf & ISC, l’incremento di capacità offerto dai nuovi operatori è da attribuire essenzialmente alla capacità fornita da Abu Dhabi Ports, tra i più importanti nuovi operatori degli ultimi trimestri.

In contrasto, la rotta principale sulla quale prevediamo una contrazione del livello di capacità offerta dai nuovi operatori è quella che collega il Far East al Nord America, tra i mercati maggiormente colpiti dalla perdurante dominuzione della domanda.

Tuttavia, nonostante l’aumento della loro offerta, il livello di capacità fornito dai nuovi operatori può ancora essere considerato trascurabile: per il terzo trimestre del 2023 stimiamo che la loro capacità rappresenterà meno del 5% della capacità totale offerta nelle regioni in cui sono attivi e meno del 4% della capacità globale totale complessiva. Quando ci concentriamo sulle rotte deep sea, le percentuali scendono rispettivamente al 2,1% e all’1,3%.

Un altro modo per valutare l’offerta dei nuovi operatori è quello di guardare alla quota di mercato combinata delle principali 9 compagnie marittime: nel terzo trimestre del 2023 il loro market share dovrebbe mantenersi attorno all’84% e rimanere dunque invariato rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

Le limitazioni imposte per servire la Russia insieme ad una più complessa filiera multi-sourcing continueranno ad attrarre nuovi operatori; tuttavia, poiché non si prevede che le tariffe di nolo tornino agli alti livelli osservati nel recente passato, non dovrebbe sorprendere vedere nuovi operatori entrare e uscire dal mercato nei prossimi trimestri.

Estendendo la riflessione oltre i nuovi operatori, appare probabile attendersi la formazione di nuove società a seguito di Merge & Acquisitions: per ora gli occhi sono puntati sulla più grande compagnia di navigazione della Corea del Sud, Hyundai Merchant Marine (HMM), che è ufficialmente in vendita ma non è da escludere che nel prossimo futuro ci troveremo a leggere o commentare questi annunci con maggiore frequenza rispetto al passato.

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