Nei primi sette mesi dell’anno sono state complessivamente consegnate nuove portacontainer per un totale di 1,2 milioni di TEU, con un incremento di appena 200 mila TEU rispetto al record stabilito nel 2021.
Lo riporta il periodico report di Bimco sulla recente evoluzione dei nuovi ordini di portacontainer. La flotta è complessivamente aumentata del 4,3% dall’inizio di Gennaio, anche per effetto di un rallentamento delle attività di demolizione, che rimangono comunque ai minimi.
Relativamente alle nuove commesse per la costruzione di navi, BIMCO ha rilevato che la stipula dei contratti è rallentata rispetto al record stabilito nel 2021, anche se si è mantenuta a un livello più che doppio rispetto agli anni ’10 del ventunesimo secolo.
Quest’anno sono state commissionate ai cantieri ordini di nuove navi per un totale di 1,3 mln di TEU. Un risultato che ha mantenuto elevata la consistenza del portafoglio, che risulta di appena 3 mila TEU inferiore rispetto al record di 7,6 mln di TEU raggiunto a Marzo del 2023.
Il portafoglio ordini è così ampio da far prevedere agli analisti di BIMCO il superamento del precedente record annuale degli 1,7 milioni di TEU stabilito nel 2021. Sulla base degli attuali dati, l’Associazione prevede una consegna complessiva di 2,4; 2,9 e 1,9 milioni di TEU rispettivamente nel 2023, 2024 e 2025.
Anche le attività di riciclaggio delle navi dovrebbero aumentare nei prossimi anni. Navi più efficienti dal punto di vista energetico sostituiranno quelle meno efficienti poiché i proprietari mirano a ridurre le emissioni di gas serra.
Nonostante il riciclaggio delle navi più vecchie, si prevede che la flotta crescerà ancora di circa 4,5 milioni di TEU tra l’inizio del 2023 e l’inizio del 2025, portando ad un aumento della capacità della flotta di quasi il 18%.
L’aumento della capacità della flotta giunge in un momento in cui le prospettive di crescita dell’economia globale per i prossimi anni si stanno indebolendo. «La crescita futura dell’offerta – ha concluso Bimco – potrebbe essere mitigata da velocità di navigazione ridotte, ma un’ulteriore crescita della capacità della flotta di circa il 15% nel prossimo anno e mezzo evidenzia che la crescita dal lato dell’offerta rimarrà una sfida per gli armatori e per gli operatori»