La compagnia israeliana Zim ha annunciato che non farà più navigare la propria flotta nel Mar Arabico e Mar Rosso, così da scongiurare nuovi attacchi alle navi mercantili da parte delle milizie yemenite Houthi.
La società con sede ad Haifa ha affermato di essere impegnata a servire i porti del Mediterraneo orientale e quelli israeliani, ma che le operazioni saranno d’ora in avanti condotte con “il massimo rispetto per i protocolli di sicurezza che sono essenziali per salvaguardare gli interessi di tutte le parti interessate”.
“Alla luce della minaccia al transito sicuro del commercio globale nel Mar Arabico e nel Mar Rosso, Zim sta adottando misure proattive temporanee per garantire la sicurezza dei suoi equipaggi, delle navi e del carico dei clienti reindirizzando alcune delle sue navi”, ha affermato il vettore
“Come risultato di queste misure, si prevedono tempi di transito più lunghi nei relativi servizi Zim, sebbene venga fatto ogni sforzo per ridurre al minimo le interruzioni” ha concluso.
Poche ore fa, anche Maersk ha preso una decisione simile. In un customer advisory ha comunicato che la Maersk Lisa da 4.250 teu, proveniente dall’India verrà dirottata verso Salalah (nell’Oman meridionale) prima di proseguire il viaggio verso l’Estremo Oriente. L’arrivo della nave è previsto lunedì pomeriggio, 27 novembre.
La Maersk Pangani da 5.300 teu, in partenza da Città del Capo, verrà dirottata verso Mundra (India) da dove poi procederà verso l’Africa occidentale.
“Questa decisione è stata presa con un’attenta considerazione di vari fattori, dando priorità alla sicurezza dell’equipaggio, della nave e del carico”, ha affermato Maersk.
I recenti attacchi nel Golfo di Aden a navi mercantili legate a interessi israeliani “hanno reso necessaria questa deviazione dal nostro percorso abituale. Purtroppo, si prevede che la deviazione temporanea del percorso comporterà un ritardo di oltre una settimana rispetto al programma di consegna iniziale” ha concluso il liner.
Dopo l’attacco alla car carrier Galaxy Leader, nei giorni scorsi sino verificati altri due episodi nel Golfo di Aden. Domenica scorsa la petroliera Central Park, operata dalla società di gestione navale del magnate israeliano Eyal Ofer, la Zodiac Maritime, è stata abbordata e catturata da aggressori sconosciuti mentre tre giorni prima un drone suicida israeliano ha colpito la porta container Cma Cgm Symi da 15.000 Teus nel Mar Arabico. La nave appartiene alla singaporiana Eastern Pacific Shipping, di proprietà di Idan Ofer, fratello di Eyal.