News

L'impegno del vice ministro Rixi

In via di rifinanziamento il progetto Raccordo

di Redazione

Il progetto Raccordo verrà rifinanziato. A tempo debito. Lo ha confermato nei giorni scorsi il vice ministro alle infrastrutture, Edoardo Rixi, partecipando ad un convegno organizzato dall’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale e incentrato sul tema dello sviluppo della Zona Logistica Semplificata in Toscana.

“il progetto non andava bene, è stato riadeguato e oggi vale 438 milioni, non siamo ancora alla sede di VIA, probabilmente partirà a giugno. Data la complessità dei procedimenti ci sarà la necessità di rifinanziare l’opera che “potrà arrivare anche a 500 milioni” ha dichiarato.

Rixi ha inoltre dichiarato che si riserverà “di inserire, nei prossimi mesi, all’interno del Decreto infrastrutture il commissariamento di questa opera, per consentire di ridurre i tempi sui procedimenti di VIA e sui procedimenti successivi, e avere la copertura finanziaria nel momento in cui si aprirà la gara di appalto”.

Il progetto raccordo è un’opera strategica per il territorio. Assieme allo scavalco tra Porto e Interporto, già finanziato e in corso di realizzazione, il fascio di binari con la linea che si estende da Pisa a Vada, a sud di Livorno, rappresenta un link fondamentale per evitare le gallerie delle scogliere del Romito, oggi inadeguate al passaggio dei treni cargo, e per consentire al porto di allacciarsi, tramite il bypass di Pisa (il secondo stralcio del progetto, ancora da finanziare), al nodo ferroviario fiorentino e, quindi, all’alta velocità delle merci.

A giugno del 2022 il primo stralcio del progetto, legato alla realizzazione del collegamento ferroviario oggi inesistente tra l’Interporto Vespucci e la linea Collesalvetti – Vada era stato inserito nel contratto RFI 2022- 2026, con una copertura di 300 milioni di euro.

La decisionedel Governo Meloni  di portare i fondi già stanziati dal precedente governo da 312 a 12 milioni aveva suscitato forti reazioni tra i rappresentanti delle istituzioni e vari soggetti politici, che avevano definito l’indebita sottrazione come una scelta incomprensibile e penalizzante per il territorio.

“L’anno scorso sono stati tolti e rimodulati i 300 milioni, perché non sarebbero mai stati utilizzati” ha dichiarato ancora Rixi “ma negli ultimi 8 mesi non si è perso neppure un giorno” – ha aggiunto – l’iter è andato avanti come quando c’erano i 300 milioni, nel frattempo con quei soldi sono state fatte altre opere, e siamo riusciti a finanziare anche interventi sul territorio regionale”.

Torna su