I lavoratori americani del settore siderurgico rappresentati da ben cinque labour union (organizzazioni sindacali) hanno inviato al Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d’America una petizione con la quale chiedono al Governo di avviare una indagine a tutto campo sull’industria cantieristica cinese.
La decisione arriva dopo che il mese scorso il segretario della Marina americana Carlos Del Toro ha proposto di rivitalizzare la capacità di costruzione navale in declino nel paese.
I sindacati sostengono che negli ultimi vent’anni la Cina ha attuato politiche aggressive che le hanno permesso di acquisire il controllo dei network marittimi globali e di eliminare i concorrenti stranieri.
“Una volta gli Stati Uniti avevano quasi 30 grandi cantieri navali; oggi siamo rimasti in pochi”, ha detto il presidente dell’United Steelworkers union, David McCall, sottolineando come il declino del settore in ambito nazionale si sia tradotto in una perdita di oltre 70.000 posti di lavoro nei cantieri navali americani.
Il sindacato ha inoltro proposto l’applicazione di una tassa portuale alle navi di costruzione cinese che attraccano nei porti statunitensi.
L’obiettivo è quello di creare un Fondo per la rivitalizzazione della costruzione navale che aiuterebbe l’industria nazionale e i suoi lavoratori.