Vista dall’alto appare come una enorme spianata. Se non fosse per la mancanza di erba, ci si potrebbe giocare a pallone.
Laddove fino a pochi mesi fa cumuli di terra alti anche otto metri svettavano sulla skyline portuale – un monumento ai gabbiani in cerca di riposo dopo ore di attività predatoria – oggi non c’è più niente. O quasi più niente. I lavori devono essere ultimati ma in quella piattaforma arsa dal sole si comincia già a intravedere il futuro del porto di Livorno: moderni piazzali e gru marittime per la movimentazione di migliaia di contenitori.
Il terminal container della Darsena Europa, la prima fase di un progetto più grande destinato a cambiare per sempre il volto dello scalo portuale labronico, non è più un sogno. Ma qualcosa che ha già la consistenza della terra, che si può vedere, toccare con mano.
La prima vasca di colmata, con i suoi 339.000 metri quadrati, appare ora consolidata per il 60% della sua superficie. In questi mesi, il raggruppamento di imprese incaricato di seguire i lavori, il RTI guidato da Sidra, braccio operativo italiano del colosso belga Deme, e composto dalla controllata Infrastructure di Fincantieri, da Sales e Fincosit, si è dato un gran bel da fare per livellare i mammelloni di materiale presenti sul terreno.
Non un’opera di poco conto: l’intervento aggiudicato al RTI consiste nel realizzare sopra la vasca di contenimento un piano carrabile a quota uniforme attraverso la movimentazione e la compattazione sia dei materiali presenti che degli inerti provenienti da cave di prestito o da impianti di recupero.
Le attività prevedono un apporto di nuovo materiale da cava e materiale riciclato da impianto di recupero al fine di creare un piano uniforme. Sono almeno 120 i camion che ogni giorno arrivano dalle cave per scaricare il materiale di consolidamento. Gli approvvigionamenti del materiale da cava superano le 3000 tonnellate al giorno, consentendo al pool di imprese di livellare in media 2000 metri quadrati di superficie al giorno.
Una volta spianato del tutto il terreno, sul nuovo piano dovrà essere successivamente posizionato un pacchetto carrabile costituito da un tessuto non tessuto, una geogriglia che costituirà la futura sovrastruttura stradale con cui verrà realizzato il piazzale. Inclusi nei lavori anche gli interventi per la realizzazione delle nuove viabilità interne e quelli di realizzazione dei collettori di drenaggio per la gestione efficiente delle acque meteoriche.
Aggiudicati a luglio del 2023, i lavori, del valore di 24 milioni di euro, dovrebbero completarsi entro la fine del 2024.
“In questi anni l’Autorità di Sistema Portuale e la struttura commissariale non si sono mai fermate, continuando ad agire su molteplici fronti per traguardare l’obiettivo più importante, quello di assicurare al Porto di Livorno un’opera strategica per il futuro dei suoi traffici” ha affermato il commissario della Darsena Europa, Luciano Guerrieri, che ha voluto sgombrare il campo da qualsiasi malinteso.
“Vorrei farlo presente a quanti in queste settimane hanno sollevato dubbi o perplessità sulla possibilità che la Darsena Europa venga realizzata: ogni giorno ci avviciniamo sempre di più alla metà. Ogni passo sembra più pesante del precedente” ha aggiunto Guerrieri, sottolineando come tutta la Struttura commissariale, a cominciare dalla vice commissaria Roberta Macii, stia lavorando pancia a terra per chiudere in modo definitivo la lunga e difficile partita sulla Valutazione di Impatto Ambientale.
“L’ok del Ministero dell’Ambiente ha rappresentato da questo punto di vista un importante giro di boa per l’iter, che di fatto si è formalmente concluso a marzo” ha spiegato il n.1 dell’AdSP di Livorno. “In questi mesi abbiamo lavorato per rispondere in modo esaustivo alle prescrizioni contenute nel parere della Commissione di VIA. Abbiamo prodotto 300 pagine di documenti e grafici, inviandoli alla Commissione. Speriamo arrivi presto il loro nulla osta”.
Nel frattempo, lo staff tecnico guidato dal dirigente Enrico Pribaz e il pool di imprese guidato da Sidra si sono portate avanti col lavoro di consolidamento delle vasche di colmata: “Presto, al posto del fango e dei gabbiani avremo dei grandi piazzali da mettere potenzialmente, almeno in parte, a disposizione del porto. Una volta ottenuto il via libera dalla Commissione di Via sul quadro prescrittivo potremo approvare il progetto esecutivo e consegnare i lavori a mare”.