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Container, la scalata di MSC e le ambizioni di CMA CGM

Alphaliner analizza le strategie dei liner

di Redazione

MSC continua ad aumentare la sua quota di mercato. Con l’aggiunta di circa 400.000 TEU alla propria flotta, la quota della flotta gestita dal vettore ginevrino è salita al 19,8% alla fine di luglio, segnando la cifra più alta mai registrata da un vettore.

Lo certifica Alphaliner in un post pubblicato su Linkedin.

Solo Maersk si è avvicinata a dominare il mercato allo stesso modo. Quest’ultimo ha raggiunto una quota di mercato massima del 19,4% nel 2018, ma da allora ha visto diminuire il proprio market share in ciascuno dei cinque anni consecutivi.

Oltre a MSC, tre vettori hanno aumentato la loro quota di mercato rispetto a un anno fa: l’israeliana ZIM ha portato la sua partecipazione al 2,4%; La giapponese Ocean Network Express ha aumentato la sua quota di mercato dal 5,9% al 6,4% su base annua; Hapag-Lloyd ha visto un aumento dal 6,8% al 7,2%.

Il grafico evidenzia molto bene le diverse strategie messe in atto dagli operatori marittimi.

“Maersk punta ad un ruolo da “logistic integrator” in cui la dimensione della flotta perde peso. Il suo orderbook è inferiore a quello di 5 dei 10 global carrier” spiega il managing director di Esa Group, Gian Enzo Duci.

“MSC continua nella crescita della flotta e avrà capacità pari a quella dei due partner di Gemini, Maersk e Hapag Lloyd, messi insieme. Ad Aprile 2026 dovrebbe raggiungere i 7m di TEU di capacità” aggiunge, sottolineando come CMA CGM sia destinata a diventare il secondo player di settore.

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