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Il GNL si fa largo nella flotta mondiale

di Redazione

Il futuro del trasporto navale, nel breve e medio termine, sarà dominato da un passaggio al GNL sempre più pronunciato.

In un contesto nel quale le direttive europee sui carburanti navali sostenibili (Fuel-EU Maritime) e sull’estensione del sistema di quote di emissione di CO2 al settore navale (ETS) stanno spingendo i carrier a fissare nuovi ambiziosi obiettivi per raggiungere il traguardo del Net-Zero, il Gas Naturale Liquefatto si sta affermando come il carburante più adatto alla transizione green, godendo di condizioni di approvvigionamento flessibili e avendo fattori di emissione inferiori rispetto al carbone e al petrolio;

Ne sa qualcosa Alphaliner. In recente report, la consultancy firm sottolinea come nel corso degli anni siano progressivamente aumentati gli ordini di nuove portacontainer alimentate a GNL.

Soltanto la scorsa settimana, i cantieri di Yangzijiang Shipbuilding (YZJ) hanno consegnato a Seaspan Corporatione la ZIM Diamond da 7.800 TEU. Si tratta della decima di una serie di 15 navi del tipo “SAVER 7000 CleanBlue” a doppia alimentazione a GNL, noleggiate a lungo termine al vettore israeliano.

Recentemente, anche CMA CGM ha preso in consegna dai cantieri sudcoreani di Hyundai Mipo Dockyard una nuova nave dual-fuel: si tratta della Salamanque, da 2126 TEU di capacità.

Con queste nuove unità, sale a 45 il numero delle portacontainer alimentate a Gas Naturale Liquefatto consegnate o da consegnare nel 2024. A titolo di confronto, soltanto un mese fa il conteggio era di 31. Vuol dire che nell’ultimo mese sono state aggiunte 14 nuove unità alla lista degli ordini in consegna.

L’anno non è ancora finito e già risulta essere stato superato il numero delle consegne effettuate nel 2023, 28 in totale. Nel 2022 e nel 2021 sono invece consegnate 14 e 13 unità.

Nella speciale top 9 stilata dalla società di analisi francese, è CMA CGM a detenere il primato per il numero di navi alimentate a GNL presenti nella propria flotta. Ne possiede ben 57.

A seguire, con un certo distacco dalla prima, ZIM, nella cui flotta sono ad oggi presenti 22 unità LNG-ready. Terza posizione per MSC e Hapag Lloyd con 21 e 8 unità a GNL. Gli  altri cinque carrier analizzati da Alphaliner possiedono un numero nettamente inferiore di navi dual-fuel a GNL: tra le tre e una unità.

CMA CGM domina la classifica anche in base alla capacità dispiegata dalle navi LNG-ready. Tra le 57 unità a GNL presenti della flotta, nove hanno una capacità compresa tra i 18 e i 24.000 TEU, 19 hanno una capacità compresa tra i 15.200 e i 17.999 TEU e altre nove unità si trovano in un range compreso tra i 15.199 e i 12.500 TEU.

Oltre al vettore francese,  Hapag Lloyd è l’unico carrier a possedere navi LNG-ready di stazza superiore ai 18.000 TEU. Ne conta sette.

MSC possiede invece 19 unità a GNL con capacità compresa tra i 15.200 e i 17.999 TEU.

Il vettore israeliano è l’unico vettore ad avere più di una unità a GNL nel range compreso tra i 7.000 e i 9.500 TEU. Ne possiede ben 12.

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