ONE introdurrà nel 2025 un nuovo surcharge per coprire le spese derivanti dall’applicazione al settore dello shipping del sistema europeo di scambio delle quote di CO2. Lo comunica lo stesso vettore, in una nota nella quale ricorda come il prossimo anno i liner avranno l’obbligo di restituire quote corrispondenti al 70% delle emissioni verificate e comunicate per l’anno, con un incremento del 30% rispetto all’obbligo del 40% fissato per il 2024.
Alle spese da sostenere per l’EU ETS, si aggiungeranno quelle che le compagnie di navigazione dovranno necessariamente sostenere per essere compliant con il regolamento marittimo FuelEU, che a partire dal 1° gennaio richiederà l’uso di carburanti a basse emissioni di carbonio per i viaggi intra-europei. Questa iniziativa fa parte del pacchetto “Fit for 55” dell’UE, che mira a ridurre del 55% le emissioni di gas serra entro il 2030.”Il regolamento stabilisce limiti progressivi all’intensità media annua dei gas serra dell’energia utilizzata dalle navi di stazza lorda superiore a 5.000 che fanno scalo nei porti europei, iniziando con un obiettivo di riduzione del 2% nel 2025 e proseguendo fino a una riduzione dell’80% entro il 2050. Il regolamento comprende CO2, emissioni di metano e protossido di azoto durante l’intero ciclo di vita del carburante su base Well-to-Wake (WtW)” spiega ONE.
Ne consegue che per conformarsi a questi nuovi standard normativi e a eventuali requisiti futuri in varie giurisdizioni, ONE introdurrà un nuovo sovrapprezzo sulle spedizioni marittime che combini i costi associati sia all’EU ETS che al regolamento marittimo FuelEU.
“Dettagli relativi al nome, al codice, alla metodologia di calcolo e ai termini del supplemento saranno annunciati a breve” comunica il vettore.
“E’ probabile che anche gli altri vettori annuncino sovrapprezzi simili e che svelino presto l’entità di questi nuovi sovrapprezzi nelle prossime settimane con effetto dal 1° gennaio 2025” è il commento del ceo di Vespucci Maritime, Lars Jensen.