Nei porti gestiti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna sino attualmente impiegati 938 unità lavorative, più della metà delle quali composte da persone di età compresa tra i 41 e i 60 anni di età, l’84% delle quali con inquadramento contrattuale a tempo indeterminato.
Sono alcuni dei numeri del Piano Organico Porti 2025.2027 approvato ieri in Comitato di Gestione,
“Dalle 34 compilazioni del questionario somministrato a tutte le 36 imprese in possesso dell’autorizzazione rilasciata dall’Ente per gli otto porti della circoscrizione, il documento di ricognizione dei fabbisogni lavorativi in porto fotografa un comparto ben strutturato” scrive l’Ente in un una nota stampa.
Sull’aspetto economico e finanziario, nel documento emerge una tendenza di sostanziale tenuta del settore imprenditoriale portuale, con un incremento dei volumi di fatturato, sull’ultimo triennio, che interessa il 41 per cento delle imprese operanti.
Positivo anche l’indice degli investimenti (acquisto di nuovi impianti, beni immobili, manutenzioni straordinarie e formazione), con un 38 per cento di imprese che, negli ultimi tre anni, ha effettuato spese superiori al milione di euro.
Per il prossimo triennio, il Piano dell’organico dei porti rileva una prospettiva di sostanziale ottimismo, con un terzo delle imprese che mira ad una crescita superiore di almeno al 3 per cento sul fatturato, investimenti da 50 mila ad oltre un milione di euro e, per 13 imprese su 36, il possibile ricorso a nuove assunzioni per figure da impiegare nelle numerose e complesse specialità lavorative del comparto.