E’ scomparsa una delle figure di riferimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Teresa Di Matteo, dirigente di prima fascia al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Capo del Dipartimento per i trasporti e la navigazione, si è spenta all’età di 66 anni, dopo una lunga malattia.
Esprime il proprio cordoglio il direttore generale di di ANCIP, Gaudenzio Parenti: “Di lei ho sempre apprezzato la professionalità, la competenza e la fermezza nelle decisioni, anche quando in maniera intransigente andavano contro le istanze e le richieste che, a nome delle imprese e di ANCIP, le sottoponevo. I suoi “no” erano sempre motivati dal più importante interesse generale o da reali impossibilità” ha affermato.
“Le ero molto affezionato, per quanto non fosse facile entrare in empatia con lei” ha dichiarato il direttore generale di Assiterminal, Alessandro Ferrari. “Abbiamo lavorato comunque davvero bene insieme in questi anni e ce l’aveva sempre messa tutta, a suo modo” ha aggiunto.
Classe 1958, Maria Teresa Di Matteo è stata nominata nel 2003 dirigente amministrativo e responsabile dell’ufficio di supporto al Capo di Dipartimento per il trasporto terrestre.
Da novembre 2011 è diventata vice Capo di Gabinetto per le questioni afferenti il settore dei trasporti, e da luglio 2012 al 2014 è stata dirigente di seconda fascia con incarico di funzione dirigenziale di livello generale di consulenza, studio e ricerca.
Dal 2014 al 2022 ha ricoperto anche l’incarico di presidente del Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori, negli anni successivi ha anche solto il ruolo di direttore generale della direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali e le vie d’acqua interne e dal 18 gennaio del 2024 ricopriva l’incarico di Capo di Dipartimento per i trasporti.
Il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale si è detto profondamente addolorato per la prematura scomparsa dell’alta dirigente: “Sono veramente dispiaciuto – ha dichiarato Luciano Guerrieri – era per noi un punto di riferimento all’interno del Ministero. Era una persona sempre disponibile, molto attenta alle esigenze del nostro mondo. Maria Teresa interpretava il proprio ruolo con spirito di servizio, correttezza e passione. Mancherà a tutti”.
Alle parole di cordoglio di Guerrieri si sono aggiunte quelle dell’ex presidente dell’AdSP di La Spezia, Mario Sommariva, oggi a capo del gruppo Spinelli: “Provo un grandissimo dolore – ha detto -; ha combattuto il male con esemplare dignità”. Per Sommariva Maria Teresa Di Matteo era “una persona seria e impegnata, una dirigente attenta al dialogo e alle esigenze dell’interesse pubblico. Una grave perdita per il cluster marittimo portuale”.
Nel proprio messaggio, Assarmatori ha sottolineato dell’alta dirigente la capacità di fare sintesi e trovare soluzioni anche nei momenti più concitati, una profonda competenza unita ad una visione lungimirante, la passione riversata in ogni giorno di lavoro al servizio delle Istituzioni e quindi del Paese. “Tutto questo, e molto altro, ricorderemo di Maria Teresa Di Matteo, che ci ha lasciato troppo presto” hanno dichiarato i vertici dell’associazione armatoriale.
Anche il presidente di Assoporti, Rodolfo Giempieri, ha voluto ricordare Maria Teresa Di Matteo: “E’ stata una donna che ha ricoperto un ruolo fondamentale in questi anni all’interno del MIT per lo sviluppo delle attività delle AdSP” ha detto. “La sua forza e determinazione, unitamente ad uno spiccato spirito di collaborazione ci mancheranno molto. Alla sua famiglia inviamo un forte abbraccio di vicinanza in questo momento di dolore”.
Infine, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Trieste e attuale n.1 del gruppo di ingegneria Technital, Zeno D’Agostino, ha sottolineato come Maria Teresa Di Matteo fosse “una bella persona, preparata e positiva”. “Ha sempre lavorato per aiutare a far andare le cose avanti” ha dichiarato, aggiungendo che “Anche quando si avevano opinioni diverse, lavorava per una fattiva collaborazione tra le parti. Spiace veramente pensare che non ci sia più. E’ stata un esempio per i suoi collaboratori e per gli operatori, pubblici e privati, che con lei dialogavano”