Il Mediterraneo è la seconda regione crocieristica del mondo dopo il Mar dei Caraibi e l’Italia si colloca al vertice europeo del settore. Non deve quindi sorprendere se in un decennio, tra il 1998 e il 2008, lo scalo labronico ha quadruplicato il numero dei crocieristi (da 200 mila a 850 mila), toccando nel 2012 il traguardo di oltre 1 milione di passeggeri e attestandosi negli ultimi anni su un trend medio di 700 mila passeggeri.
Un primato che va difeso e consolidato, come non stanca di ripeterci Luciano Guerrieri, dallo scorso dicembre al timone della società “Porto di Livorno 2000”. «Nel settore passeggeri – spiega – la competizione resta altissima e il suo esito dipende dalla qualità e quantità dei servizi erogati nonché dal volume degli investimenti previsti per il prossimo futuro: mi riferisco al Piano Regolatore Portuale con la definizione del nuovo Porto Passeggeri». L’elemento determinante per il successo dello scalo labronico resta però un altro: «Livorno è l’accesso dal mare alla Toscana, brand di richiamo mondiale e nona regione turistica d’Europa. L’offerta di questo territorio non si esaurisce però con le tradizionali visite nelle città d’arte: grazie all’affermazione del brand “Costa Toscana Cruise” molti luoghi di Livorno e nelle sue immediate vicinanze (Fortezza Vecchia, Teatro Goldoni, Bolgheri, Costa degli Etruschi e Isola d’Elba) sono stabilmente entrati nei circuiti delle escursioni delle crociere».
Guerrieri elenca con comprensibile soddisfazione i risultati ottenuti: «Tra i porti crocieristici italiani ci collochiamo al sesto posto assoluto e subito dopo Civitavecchia e Napoli come porto di destinazione. Lo scorso anno sono stati movimentati 341 scali per 700mila passeggeri. La previsione per il 2018 è incoraggiante: ci attendiamo circa 730mila passeggeri per un totale di 362 scali schedulati. Quanto al traffico dei traghetti, sono previsti più di 2 milioni di passeggeri anche per il 2018: i nostri due clienti storici Moby e Forship hanno infatti confermato i lori impegni con tutte le linee di collegamento per la Corsica e la Sardegna, compresa Toremar che opererà con la linea giornaliera per l’Isola di Capraia».
Per il porto di Livorno le opportunità di sviluppo restano collegate al rafforzamento della sua funzione di home-port: «Stiamo operando in sinergia con Toscana Aeroporti al fine di assicurare una crescita in termini di scali (abbiamo già attrezzato aree e terminal per questo tipo di traffico) e per aumentare le ricadute economiche sul territorio, favorendo una permanenza prolungata in città dei crocieristi repeaters». Nell’immediato futuro, annuncia Guerrieri, gli investimenti «verranno concentrati nel comparto della security così come nelle attività di accoglienza e riqualificazione dei terminal (in particolare quello dell’Alto Fondale), nei servizi speciali dedicati ai passeggeri con mobilità ridotta e infine nell’informatizzazione delle infrastrutture e dei servizi».