La scorsa settimana, MSC ha programmato lo spiegamento di navi da oltre 23.000 TEU sul servizio Asia-WAF “Africa Express”. Attualmente, la nave più grande in servizio ha una capacità di 16.600 TEU, con una dimensione media della nave in servizio di 14.465 TEU.
Secondo Sea Intelligence, con questa nuova introduzione, la capacità nominale del servizio aumenterà del 50%, il che rappresenta un aumento sostanziale.
La prima delle navi immesse nel nuovo circuito, MSC Diletta, è stata ritirata dal servizio Asia-NEUR “Lion” e successivamente sostituita da una nave più piccola da 15.500 TEU. “Si tratta di uno sviluppo sorprendente considerando che negli ultimi anni è prevalsa la tendenza opposta, vale a dire che le navi più piccole sull’Asia-NEUR sono state sostituite da navi più grandi” spiega il ceo di Sea Int. Alan Murphy
Secondo la società di analisi, da giugno 2022, la dimensione media delle navi destinate all’Africa occidentale è aumentata del 50%. Le compagnie di navigazione hanno schierato navi sempre più grandi nella regione.
Da gennaio 2024, 26 navi da 15.000 TEU e oltre sono state impiegate sulle rotte che collegano l’Africa occidentale, di cui 22 gestite da MSC sui propri servizi autonomi. Inoltre, queste navi sono state impiegate in 4 servizi, 3 dei quali sono servizi autonomi di MSC. “Ciò dimostra che MSC sta rafforzando la propria rete in Africa occidentale e prevedendo un’opportunità di crescita ancora più forte nella regione” spiega ancora Murphy.
Gli indicatori economici per l’Africa possono fornire una spiegazione del perché.
La popolazione africana ha raggiunto 1,5 miliardi nel 2024 e si prevede che crescerà fino a 2,5 miliardi entro il 2050. Ciò aumenterebbe la quota africana della popolazione globale al 28%. Attualmente, il 30% di 1,5 miliardi di persone vive nell’Africa occidentale. Inoltre, negli ultimi 18 mesi, il 56% dei porti dell’Africa occidentale ha registrato un trend di connettività in aumento.
Anche in termini economici, la crescita su base annua nell’Africa sub-sahariana (l’unico aggregato africano per il quale l’FMI pubblica i dati sulla crescita economica) sta eclissando quella mondiale e quella delle economie avanzate.
