Esprime profondo rammarico per la proclamazione dello sciopero nel Medcenter Terminal Container, previsto per tutta la giornata di oggi, solleva perplessità sulla regolarità della procedura portata avanti senza il coinvolgimento dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, che lui rappresenta, e ne contesta, anche, le motivazioni di merito.
Andrea Agostinelli prende carta e penna e scriva direttamente al Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, all’amministratore delegato di MCT, Antonio Testi, e al segretario del sindacato O.r.sa., Domenico Macrì: “L’AdSP – dice – non è stata interessata dalla procedura di raffreddamento di conflitti, per quanto la stessa sia obbligatoriamente prescritta dall’art. 49 del CCNL PORTI, e per tali motivi disconosce il merito delle contestazioni sollevate alla parte datoriale”.
In disparte ogni considerazione sulla irregolarità della procedura (“che rende lo sciopero illegittimo e potenzialmente dannoso per i lavoratori che intenderanno aderirvi”) nonché sulle reali motivazioni dello stesso (“che ovviamente non conosciamo”), Agostinelli si dige amaramente sorpreso dalla “deliberata esclusione dell’Ente dalle dinamiche lavorative che interessano il terminal”.
“Nella consapevolezza che i diritti dei lavoratori, e fra questi anche quello di sciopero, devono essere sempre garantiti e tutelati, tengo a precisare che al nostro ruolo di coprotagonisti nelle vostre vicende lavorative non intendiamo rinunciare, e le tante e defatiganti procedure di raffreddamento avviate negli ultimi anni ( solo venti nell’ultimo biennio) testimoniano la nostra attenzione costante a fianco del mondo del lavoro e delle OO.SS”.
Agostinelli si trova costretto a stigmatizzare il comportamento dell’O.R,S.A. “che, inspiegabilmente, ha portato avanti una procedura difforma alla legge, rischiosa (o forse sarebbe il caso di dire dannosa) per i lavoratori, e di netto allontanamento dalla Governance che mi onoro di presiedere”.