Nonostante le principali previsioni di mercato lascino pensare ad un graduale miglioramento della situazione congiunturale per effetto dell’allentamento della morsa pandemica, la scarsa disponibilità di container continua a rimanere un problema gravoso, soprattutto per i caricatori europei. E lo sarà per buona parte del 2021.
E’ quanto certifica Container xChange, la piattaforma che collega utenti e fornitori nella logistica dei container.
Tra Gennaio ed Aprile il numero di contenitori in ingresso nei principali porti europei appare essere progressivamente aumentato, eppure nello stesso periodo il prezzo medio di un box usato da venti piedi è salito di oltre il 57%, da 1348 a 2119 dollari.
Se ne deduce che big carrier stanno usando i viaggi backhaul (di ritorno) dal Vecchio Continente ai mercati asiatici per caricare soprattutto container vuoti. L’obiettivo è chiaro: aumentare la capacità di offerta per sfruttare appieno le vantaggiose condizioni economiche offerte dalle rate di nolo richieste nei servizi di collegamento headhaul.
«Buona disponibilità e alti prezzi stanno a significare che i liner preferiscono tenere per sé i i container vuoti disponibili. L’obiettivo è quello di usarli nei servizi di collegamento dall’Asia ai mercati di destinazione, e non viceversa» afferma il ceo e fondatore di xChange, Johannes Schlingmeier.
Per l’esperto, si tratta di un trend che è iniziato l’anno scorso e che si è accentuato a partire da Marzo a causa della chiusura del Canale di Suez. Ad Aprile i prezzi di un box da venti piedi sono aumentati in tutti i principali porti europei: del 30% ad Anversa, del 16% ad Amburgo e del 12% a Rotterdam.
Dall’inizio di maggio il prezzo medio per un container da venti piedi in Europa è aumentato di un centinaio di dollari, da 2110 dollari di aprile agli attuali 2249 dollari, mentre il costo di un container da quaranta piedi è aumentato questo mese del 13%, a 3112 dollari.
Secondo il Container availability index (Cai) elaborato da Container xChange, la disponibilità in Europa dei contenitori è aumentata notevolmente rispetto a un anno fa.
L’indice segnala una situazione di equilibrio fra domanda e offerta con un punteggio di 0,5. A Genova nella prima metà del 2020 il punteggio era di 0,26 punti per i container normali. Ad aprile di quest’anno si è registrato un aumento di 0,45 punti.
Ad Amburgo, la disponibilità di container da venti piedi è di 0,75 punti Cai, in aumento di quasi il 200% rispetto al primo semestre del 2020, mentre a Rotterdam il Cai ha toccato i 0,71 punti contro o,46 punti dell’anno precedente.
Secondo Container xChange, i container in entrata nei porti europei continueranno a crescere nelle prossime settimane ad un ritmo medio del 4/5%. «La teorica disponibilità di contenitori contribuirà a far decrescere, sia pure in misura minima, il costo medio di un container» ha dichiarato Schlingmeier.
Nonostante l’inevitabile calo fisiologico, i prezzi rimarranno comunque alti per diversi mesi. Per il ceo di xChange tutto dipenderà da che cosa vorranno fare i big carrier: «A meno che non decidano di cambiare rotta nel breve-medio periodo, gli armatori non hanno oggi alcuna motivazione valida per tornare ad investire nei viaggi backhaul».
Gli esportatori europei sono avvisati. I vuoti non sempre si riempiono. «Il container è diventato ormai merce rara – afferma uno spedizioniere italiano -, oggi capita che per imbarcare da La Spezia ci si trovi costretti a dover prendersi il vuoto direttamente da Livorno o da Genova, con un aggravio dei costi di trasporto».
Ma la carenza di equipment è un fenomeno che non riguarda soltanto l’Europa. I caricatori indiani stanno affrontando problemi simili. Si vocifera che un importante produttore di materia plastiche (PTA) abbia deciso di sobbarcarsi l’onere di pagare alla compagnia di navigazione le tariffe di detention pur di garantirsi la possibilità di tenersi i vuoti oltre il termine previsto e riempirli così della propria merce per le attività di export.
“Sequestrare” un contenitore può apparire un azzardo, tanto quanto lo è lo sperare di trovare un vuoto disponibile per le proprie esigenze.