Amazon sta spingendo sempre di più sulla sua offerta di servizi logistici e spedizioni rendendoli parte integrante del proprio business.
Se tramite il servizio Amazon Global Logistics (Agl), il gruppo di Jeff Bezos è da tempo in grado di effettuare i spedizioni marittime dalla Cina continentale e da Hong Kong verso centri di distribuzione di Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea e Giappone, e se dal 2006, attraverso il programma Fulfillment, si offre di immagazzinare, imballare, spedire e consegnare i prodotti ai clienti per conto dei venditori di terze parti che operano sulla sua piattaforma commerciale, oggi il gigante dell’e-Commerce fa un altro passo in avanti nella sua strategia tesa ad assumere il controllo diretto di tutte le fasi di trasporto.
La società di Seattle ha infatti annunciato nei giorni scorsi, durante la conferenza annuale dei venditori, un nuovo servizio chiamato Supply Chain, con il quale si propone di offrire ai venditori di terze parti che operano sulla sua piattaforma commerciale un servizio end-to-end completamente automatizzato che vada dalla ricezione delle materie prime alla consegna del prodotto finito nelle mani del cliente.
Con il nuovo servizio Amazon arriverà a gestire direttamente l’inventario del venditore dai produttori ai magazzini e da queste strutture a un punto di vendita, sino ad arrivare al cliente finale.
