I sindacati scrivono al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile chiedendo con urgenza l’emanazione del Decreto di attuazione dei commi 4-bis e 4-ter dell’articolo 16 della legge 84/94, predisposto dall’art.199-bis del Decreto Legge n.34 del 2020.
“Il MIMS avrebbe dovuto provvedere nei 30 giorni successivi all’entrata in vigore delle legge di conversione, la Legge 17 Luglio 2020, n.77, ma ancora non abbiamo contezza di tale Decreto Ministeriale” scrivono le segreterie nazionali di Filt/Cgil, Fit/Cisl e Uiltrasporti.
Nella missiva spedita al capo gabinetto e al direttore generale per la vigilanza delle Autorità Portuali, rispettivamente Alberto Stancanelli e Maria Teresa Di Matteo, le tre sigle sindacali chiedono con urgenza che venga realizzato il decreto in questione, “sulla scorta delle osservazioni scaturite nell’ambito dell’incontro svoltosi il 14 settembre 2020 sullo schema da Voi propostoci per andare ad una concreta e puntuale attuazione della norma in questione, in considerazione delle difformi gestioni sulle autorizzazioni all’autoproduzione, da parte dei vettori marittimi, delle operazioni e servizi portuali”.
L’emanazione di tale dispositivo “è assolutamente fondamentale non solo al fine di fugare ogni dubbio e/o discrezionalità applicativa della norma ma anche per favorire il processo di ulteriore messa in sicurezza delle suddette attività che vanno svolte da personale dedicato, dotato di formazione specifica ed altamente professionale nonché per far cessare le distorsioni sulla regolazione del relativo mercato”.
I sindacati non nascondono che “lo stallo attuale sta mettendo a dura prova il nostro senso di responsabilità considerando che si sta generando forte malcontento e turbativa tra i lavoratori che già ci chiedono, giustamente, di procedere ad avviare specifiche iniziative a sostegno di ragioni legittime e rispettose di un dettato legislativo che ad oggi non trova pratica attuazione”.