Lavoro in banchina
© Luigi Angelica
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Banchine agitate nel porto di Livorno

di Redazione

Il porto di Livorno rischia il blocco operativo a causa di un possibile ed imminente sciopero che i sindacati starebbero pensando di convocare in segno di protesta nei confronti della decisione del Terminal Darsena Toscana di licenziare un proprio dipendente.

Secondo quanto riportato stamani da il Tirreno, già da domani i circa 260 lavoratori dell’azienda del gruppo Grimaldi, insieme a tutti i colleghi dello scalo portuale, sono pronti a incrociare le braccia per solidarietà con il collega che ha perso il posto di lavoro, un “piazzalista” di 45 anni, che svolge da tempo anche le funzioni di RSA della Filt-CGIL.

“Si tratta di un vero e proprio attacco al mondo del lavoro e del sindacato” denuncia a il Tirreno Giuseppe Gucciardo, segretario provinciale della Filt-Cgil. “Grimaldi, da pochi mesi nuovo proprietario di Tdt, ha gettato la maschera per mostrare il suo vero volto al porto di Livorno e alla città. Non può essere un caso, infatti, che il lavoratore licenziato sia sempre
stato la parte avanzata della nostra rappresentanza sindacale e che proprio lui, ora, abbia perso il posto di lavoro».

Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato per oggi due assemblee aperte a tutti i lavoratori del porto per proporre già da domani uno sciopero a oltranza di tutti i lavoratori dello scalo labronico fino a quando non sarà ritirato il provvedimento: le due assemblee si svolgeranno davanti all’ingresso del terminal Tdt con orario 15-17 e 19,30-21,30.