D’ora in poi, a Bari tutte le fasi di bigliettazione e di imbarco sui traghetti in partenza dal porto verranno gestite telematicamente, mediante le security card, le carte di sicurezza virtuali che permettono, anche, il monitoraggio, in tempo reale, del flusso dei passeggeri e dei mezzi che attraversano i varchi di sicurezza, sia nell’area Schengen che extra-Schengen dello scalo.
Lo strumento, messo a punto dal Dipartimento IT (Information Technology) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), e considerato “un esempio concreto di cooperazione applicativa tra sistemi pubblici e privati”, sarà successivamente adottato negli altri scali dell’Adriatico con l’obiettivo di abbattere i tempi di attesa dei passeggeri nella fase del check-in e di ridurre, conseguentemente, potenziali situazioni di assembramento in prossimità degli sportelli delle agenzie marittime.
In una nota stampa, l’AdSP considera la virtualizzazione della security card una vera e propria rivoluzione tecnologica e sottolinea come il nuovo modello di interoperabilità sia stata avviato grazie a una estensione del Port Community System locale, il PCS Gaia.
E a proposito di Gaia, la locale Port Authority aggiunge che il PCS verrà completamente trasformato nel prossimo biennio. In particolare, sarà sviluppato e reso disponibile lo Sportello Unico Amministrativo 2.0 che consentirà la digitalizzazione di tutti i procedimenti amministrativi. Sarà inoltre estesa la cooperazione applicativa con il sistema informativo doganale AIDA, attraverso la realizzazione di nuovi varchi “intelligenti” per il tracciamento logistico della merce.
Per il presidente dell’AdSP, Ugo Patroni Griffi, le tecnologie di un porto smart sono direttamente collegate a tutto l’ecosistema portuale: “Proprio per questo – commenta – abbiamo da tempo avviato una vera e propria rivoluzione tecnologica nei nostri scali. Un porto smart è un porto automatizzato, dove la tecnologia e gli esseri umani lavorano assieme, utilizzando i dati analitici per sviluppare decisioni di mercato corrette ed effettuare operazioni portuali più rapide e sicure. Questi nuovi processi, oltre ad implementare l’efficienza di un’infrastruttura, sono in grado di migliorane performance e competitività economica, non solo a beneficio del porto e del suo territorio, ma in maniera più ampia di tutta la supply-chain (la catena di distribuzione), con un impatto determinante sull’azione di salvaguardia ambientale, sulla riduzione dei costi e sul miglior servizio reso all’utenza”.