L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha aggiudicato i lavori di dragaggio dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto di Barletta, per il ripristino delle quote preesistenti.
Come spiegato dall’AdSP in una nota stampa, i fondali verranno riportati alla quota di 8 metri di profondità, “in modo da consentire un adeguato e ben maggiore franco di navigazione (profondità del fondale sotto la chiglia delle navi a pieno carico), garantendo, quindi, l’accesso sicuro in porto anche a navi con stazza di 10.000 tonnellate”.
Lo specchio acqueo interessato dall’intervento ha una superficie di 9.2 ettari, in cui è previsto il dragaggio di un volume di solo sedimento di circa 84.000 metri cubi.
L’intervento verrà effettuato dall’Associazione Temporanea di Imprese composta dalla capogruppo mandataria Nuova Oceanus Orca s.r.l. (di Trani) e dalla mandante Impresa Lavori Marittimi Ancona – I.L.M.A. s.r.l.
“E’ un’opera che Barletta aspetta da anni e che finalmente sta per diventare realtà- commenta il presidente Ugo Patroni Griffi”. “Abbiamo sfruttato il Decreto Semplificazioni per abbattere significativamente sia i tempi di aggiudicazione, sia i costi della procedura. Subito dopo le verifiche di rito, si passerà immediatamente alla cantierizzazione” ha aggiungo.
“I lavori ci consentiranno di migliorare la sicurezza nella navigazione e l’operatività del bacino portuale, ottimizzando la gestione delle attività commerciali. Attualmente, infatti, il porto è off limits per molte delle navi di ultima generazione, per via di stazza e pescaggio. E quelle che riescono ad entrare sono costrette a farlo ma non a pieno carico. Una volta completata l’opera, ci saranno immediate e rilevanti ricadute economiche per tutto il territorio”.