Si accelerano i tempi per la realizzazione dei lavori di prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta. Il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) ha infatti decretato la non assoggettabilità dell’opera “” alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).
Ad annunciarlo l’AdSP del Mar Adriatico Meridionale, in un comunicato nel quale comunica che il Dipartimento Tecnico dell’Ente convocherà, già tra una decina di giorni, la Conferenza di Servizi che si chiuderà entro l’anno in corso; nei primi mesi del prossimo anno, invece, dopo l’indizione di una gara di appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’opera sarà avviato il cantiere.
L’opera è considerata strategica perché mira a ridurre drasticamente il fenomeno dell’insabbiamento della imboccatura e dell’intero bacino portuale e a potenziare notevolmente i parametri di sicurezza delle navi all’ormeggio, migliorando al contempo la navigabilità.
Gli interventi previsti nella progettazione tecnico funzionale sono: l’allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 m in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 m prevista dal Piano Regolatore Portuale vigente; il prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri; l’escavo della zona retro-portuale, fino a 9,50 metri rispetto al livello del mare, estendendola leggermente verso la nuova imboccatura e verso il Molo di Levante.
L’importo previsto dell’opera è di circa 25 milioni di euro.