Brindisi- Stamani l’AdSP del Mar Adriatico Meridionale ha presentato la squadra di professionisti e tecnici che affiancherà l’Ente portuale nella redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, lo strumento pianificatorio necessario per ridefinire l’assetto generale dello scalo brindisino, comprese le opere di grande infrastrutturazione.
Nel corso dell’incontro sono state presentate le 20 figure professionali tra ingegneri, architetti, biologi e paesaggistici. Tutti scelti attraverso gare ad evidenza pubblica e con il coordinamento di Sogesid, società per azioni a capitale sociale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
I professionisti appartengono alla Modimar srl, società di servizi, con sede a Roma, specializzata nel campo dell’ingegneria idraulica e marittima, con esperienza nella progettazione di opere idrauliche tradizionali quali dighe, traverse, impianti e di opere marittime quali porti, opere offshore, sistemi integrati di difesa delle coste. Per quanto attiene, invece, gli aspetti ambientali il professionista individuato tramite gara sarà l’ingegner Angelo Micolucci, tarantino, specializzato in ingegneria per l’ambiente e il territorio.
Gli esperti andranno a supportare l’Ufficio di Pianificazione Strategica, istituito dall’Ente portuale già nel 2018, così come disposto dalla cosiddetta “Legge di riforma dei porti”, nel processo di redazione del documento strategico che individuerà i cardini sui quali costruire lo sviluppo del porto e delle aree retroportuali nell’immediato futuro.
Le basi saranno quelle indicate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSSP), redatto dall’Ufficio, consegnato nel dicembre 2018 in forma preliminare e rivisto definitivamente a valle di un confronto con stakeholders (istituzionali, imprenditoriali, dell’associazionismo, del terzo settore e privati cittadini) che ha avuto l’obiettivo di far emergere i rispettivi fabbisogni, secondo logiche partecipative e attraverso una prospettiva sovra-territoriale di raccordo tra le specificità di ogni singolo nodo portuale.
Il documento strategico attualmente in uso, nel porto di Brindisi, era stato approvato nel 1975, era stato oggetto di una significativa variante nel 2006 e di un importante adeguamento tecnico funzionale nel 2020.