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Le conseguenze dei problemi di congestione

Bruciato il 12,5% della global capacity

di Redazione Port News

I problemi di congestione continuano a impattare sulla puntualità dei servizi di trasporto marittimo e sull’effettiva operatività dei porti. A causa delle interruzioni della catena logistica è stato complessivamente rimosso dal mercato il 12,5% della capacità effettiva impiegata lungo le rotte marittime.

Lo certifica Sea Int nell’ultimo report. Sono numeri che fanno riflettere, soprattutto se paragonati agli effetti negativi del crack di Hanjin, a causa del quale fu rimosso soltanto il 3,5% della global capacity dislocata e per un breve lasso di tempo.

Sulla rotta  tra l’Asia e il Nord Europa è stato bruciato il 12,9% della capacità effettiva mentre lungo il trade tra l’Asia e i porti del Mediterraneo il 14,7% della global capacity è stato polverizzato dai problemi di congestione.

Sea Int fa però osservare come il sentiment di mercato rimanga positivo. Per il quarto trimestre non sono infatti previste contrazioni nella capacità offerta. Gli armatori ritengono dunque che la domanda rimarrà alta per tutto l’anno. Sostanzialmente, gli effetti della Peak Season, che di solito si esauriscono nel terzo trimestre, continueranno a protrarsi anche per la restante parte dell’anno.

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