La crisi del Mar Rosso non sta avendo un impatto soltanto sui noli di trasporto ma anche sui costi di noleggio e compravendita dei container. Ne sa qualcosa Container XChange, società di analisi specialista di questa materia.
La sospensione dei tragitti del Mar Rosso e il dirottamento delle navi per il Capo di Buona Speranza stanno rendendo difficoltoso il rientro dei container nei mercati del Far East, diventati improvvisamente assai competitivi per il reperimento dell’equipment.
Dall’1 al 30 gennaio, i tassi di leasing per le tratte dirette dalla Cina ad Amburgo sono aumentati ad esempio da 260 a oltre 1000 dollari per le movimentazioni da Qingdao e da 500 a 750 dollari per le partenze da Shenzhen.
Le rotte che collegano Shanghai ai porti europei, come Le Havre, Budapest e Monaco, hanno registrato alcuni degli aumenti percentuali più elevati. Le Havre, in particolare, ha fatto segnare un’impennata straordinaria del 323,08%. Secondo Conatiner XChange, il percorso alternativo della circumnavigazione africana sta portando nuove sfide alle catene di approvigionamento europee, aumentando i costi di spedizione.
Anche le rotte verso la costa occidentale degli Stati Uniti, tra cui Oakland, California, Los Angeles, California e Long Beach, California, hanno registrato aumenti notevoli (dal 30,94% al 51,71%).
L’aumento dei tassi di leasing suggerisce che le navi che effettuano una deviazione intorno al Capo di Buona Speranza stanno affrontando costi più elevati, potenzialmente a causa dell’aumento delle distanze di viaggio e del consumo di carburante.
Sono inoltre aumentati i costi dei container in tutte le rotte asiatiche: il noleggio di un container nella spedizione dalla Cina a Chennai, in India, ha registrato un aumento del 73,3%, in aumento anche i costi sulle rotte per Minsk, in Bielorussia (+19,9%).
Per Container Xchange, le interruzioni più lunghe sulla rotta commerciale del Mar Rosso rappresentano una minaccia significativa per vari settori, tra cui quello automobilistico, elettronico, chimico, dei beni di consumo, dei macchinari e dei prodotti farmaceutici. I ritardi nella catena di approvvigionamento potrebbero portare a interruzioni della produzione, con un impatto sulle catene del valore globali.
A indicare che a Gennaio si sarebbe avuto un aumento sostanziale dei prezzi dei container è anche il Container Price Sentiment Index, un indice sviluppato dalla società di analisi per monitorare lo stato d’animo prevalente dei professionisti della supply chain rispetto all’andamento del mercato dei box nel prossimo futuro. Nel mese appena trascorso il suo valore si è mantenuto su livelli storicamente elevati, a indicare la convinzione diffusa che i prezzi dei container avrebbero continuato a salire per effetto della crisi del Mar Rosso.
“È chiaro che gli attentati nel Mar Rosso non sono solo un fenomeno passeggero; hanno implicazioni sostanziali sulle rotte delle navi portacontainer, causando ritardi nei loro viaggi di ritorno in Cina” ha dichiarato Christian Roeloffs, cofondatore e CEO di Container xChange.
“Ci aspettiamo che la situazione rallenti subito dopo il Capodanno cinese, a causa del calo congenito della domanda. I vettori dovranno riconfigurare la loro rete e adattarsi ai tempi di transito più lunghi attorno al Capo di Buona Speranza” ha concluso.