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Per Linerlytica sopravvalutati gli effetti della decisione UE

CBER, nessuna conseguenza per la mancata proroga

di Redazione

“Gli operatori e gli esperti del settore marittimo hanno sopravvalutato il valore strategico del regolamento di esenzione per categoria relativo ai consorzi (CBER), in scadenza il prossimo 25 Aprile del 2024”. A sottolinearlo la società di analisi Linerlytica, secondo la quale la decisione dell’UE di non rinnovare la CBER avrà un impatto limitato sul mercato del trasporto marittimo di linea.

Di fatto, spiega Linerlytica, dei 43 consorzi che operano nell’Unione Europa soltanto 13 beneficiano dell’esenzione per categoria, mentre i restanti consorzi hanno di fatto una quota di mercato combinata superiore al 30%, soglia oltre la quale l’esenzione non è più disponibile. Nell’elenco di queste alleanze figurano le tre principali: 2M, Ocean Alliance e The Alliance. “La rimozione della CBER non avrà quindi alcun impatto sugli attuali accordi” afferma ancora la consultancy firm.

La mancata proroga del Regolamento comunitario avrà invece ricadute più significative sulle compagnie di navigazione asiatiche, che possiedono un numero minore di portacontainer di grande dimensione rispetto ai competitor europei.

Citando una intervista rilasciata al periodico taiwanese ETToday, The Loadstar riporta le preoccupazioni espresse dall’ex presidente di Yang Ming, Bronson Hsieh.

“Dal 20 al 50% degli slot messi a disposizione dalle compagnie di navigazione europee vengono assegnati nell’ambito delle alleanze operative, mentre per le compagnie asiatiche la percentuale degli slot assegnati nell’ambito dei consorzi sale dal 70 all’80%” afferma l’ex n.1 della società armatoriale taiwanese, aggiungendo che se le alleanze modificassero le loro condizioni operative, ciò potrebbe influenzare maggiormente gli operatori asiatici, soprattutto perché gli operatori europei possiedono un numero maggiore di mega-container.

“In futuro, la struttura collaborativa delle compagnie di navigazione potrebbe essere riorganizzata. Il modo in cui la Commissione gestisce la situazione è una sfida che gli operatori di linea devono superare”, ha concluso.

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