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Ammodernamento del Codice Civile

Il contratto di spedizione si rifà il look

di Redazione

“È una grande vittoria per tutta la logistica italiana”. La presidente della Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali, Silvia Moretto, commenta così la notizia dell’approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera della proposta di Fedespedi di ammodernamento e aggiornamento della disciplina sul contratto di spedizione contenuto nel Codice Civile, con la sua inclusione nel processo di conversione in legge del D.L. 152/2021 di attuazione del PNRR.

“Si tratta di un risultato importante per la Federazione – si legge nel comunicato – frutto dello studio dell’impegno pluriennale del Legal Advisory Body di Fedespedi, guidato dal Presidente Ciro Spinelli e del lavoro congiunto con Confetra a livello istituzionale”.

La Moretto ha sottolineato come con tale proposta venga “riconosciuto e recepito nel nostro ordinamento il valore dello sviluppo avuto dal settore delle spedizioni internazionali negli ultimi 70, 80 anni. Fenomeni come l’avvento del container negli anni ’50 e la globalizzazione del commercio fino ad oggi non trovavano riscontro nella vecchia disciplina del contratto di spedizione”.

“Il dato estremamente positivo, credo per il Paese – ha aggiunto il Presidente Moretto, che è anche Vicepresidente Vicaria di Confetra – sta nel fatto che il Governo Draghi, il Ministro Giovannini, il Parlamento e, nello specifico, la Commissione Bilancio della Camera abbiano riconosciuto senza pregiudizi la bontà tecnica e il valore di una proposta dal basso, dal nostro sistema confederale, che ha l’obiettivo di semplificare, chiarire, modernizzare la disciplina del contratto di spedizioni. Questo è il risultato della cultura del dialogo, della quale la politica si è riappropriata in questa nuova stagione di rinnovamento, e questo è il valore che le rappresentanze associative possono dare alla crescita e allo sviluppo del Paese”.

Secondo la Federazione questa innovazione “sarà un booster di competitività per le imprese di logistica e spedizioni e va nella direzione tracciata dal MIMS, che in occasione dell’Agorà Confetra ha annunciato di voler varare in primavera un provvedimento quadro che affronti e provi a sciogliere i tanti nodi immateriali e regolatori, il software logistico appunto, che minano la competitività della logistica italiana”.

Le novità introdotte dalla riforma civilistica in ambito di spedizione e trasporto sono state illustrate dal Presidente del Legal Advisory Body di Fedespedi, Ciro Spinelli: “in generale si tratta di un’operazione di ammodernamento delle norme, volta a meglio chiarire e semplificare l’applicazione delle nuove regole base che andranno a governare i rapporti tra le imprese che trasportano, importano ed esportano le loro merci nel mondo e le imprese di spedizioni alle quali viene affidato il mandato di spedizione, con l’auspicio di contribuire a ridurre al minimo sia il rischio di pluriinterpretazione dei dispositivi civilistici sia la conflittualità tra le parti coinvolte. Un aspetto positivo, da non trascurare, in un momento come l’attuale, complicato per la tenuta della supply chain globale, messa sotto pressione dalla pandemia e dal rimbalzo dell’economia mondiale, con gli esiti negativi che tutti conosciamo rispetto a costi e affidabilità del trasporto, difficoltà di approvvigionamento e rotture di stock”.

Entrando nel merito della riforma, Spinelli ha poi aggiunto: “La riconduzione del contratto di spedizione all’istituto del mandato chiarisce inequivocabilmente la componente fiduciaria del rapporto impresa – spedizioniere: viene finalmente chiarita la figura dell’impresa di spedizione quale advisor internazionale d’impresa. Il riferimento alle convenzioni internazionali applicabili ed alle diverse modalità di esecuzione del trasporto e discendente responsabilità dell’operatore, dà finalmente all’attività dell’impresa di spedizioni il respiro globale che le è proprio nei tempi moderni (anche da un punto di vista normativo)”.

La riforma proposta da Fedespedi è fondamentale anche sotto un altro punto di vista, non meno importante: l’adeguamento della disciplina del contratto di spedizione alla prassi moderna, sia abrogando rimandi a prassi obsolete o desuete, sia accogliendo tutti quegli aspetti attuali già riconosciuti dalla prassi giurisprudenziale. Così il Codice civile finalmente rispecchia quello che oggi è l’attività di spedizione internazionale.

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