Una soluzione compromissoria sulle concessioni che fa diventare sempre più centrale il ruolo dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, sottraendo poteri all’AdSP.
Il Governo italiano torna da Bruxelles con un accordo che modifica in modo sostanziale l’impalcatura del quadro autorizzativo, stabilendo di fatto che sia l’ART a dire l’ultima sulla durata delle concessioni e sulla congruità dell’istanza rispetto al Piano Economico Finanziario presentato dall’aspirante concessionario.
E’ questo il punto di caduta dell’intesa raggiunta tra il il Ministero per gli Affari europei, del Sud, delle politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, e la task force Pnrr della Commissione Ue, che nei giorni scorsi aveva chiesto approfondimenti sulla materia, rappresentando di fatto l’esigenza che a provvedere al rilascio delle concessioni fosse un ente terzo rispetto alla Port Authority, per via della sua natura di impresa.
L’accordo è di vitale importanza per l’Italia, perché al suo raggiungimento era di fatto legato il via libera di Bruxelles alla prossima rata sul PNRR.
Con proprio decreto, il Ministero delle Infrastrutture ha di fatto aggiornato il regolamento n.202 del 28 Dicembre 2022, emanando delle Linee guida per meglio specificare alcuni passaggi sulla disciplina per il rilascio delle concessioni.
All’art. 7 del documento si evidenzia come la durata della concessione debba essere commisurata agli investimenti previsti dal Piano Economico Finanziario predisposto dal concessionario in base a format elaborati dall’Autorità di regolazione de Trasporti e in funzione delle tipologie di infrastrutture, della durata e delle caratteristiche delle classi di investimento.
Il ruolo dell’ART diventa insomma centrale. E’ previsto infatti che prima della indizione della procedura ad evidenza pubblica per il rilascio della concessione l’Adsp invii lo schema del PEF all’ART, che può esprimersi nei termini e con le modalità previste dalll’art. 37 comma 3 del Salva Italia.
l’Art potrà anche rilasciare pareri in merito alle procedure di affidamento e ai procedimenti di rilascio delle concessione, anche su richiesta dell’Adsp, e proporre l’eventuale adozione dei provvedimenti di sopensione, decadenza e revoca.
L’ART interviene inoltre sulla estensione della durata delle concessioni esistenti, esprimendo – entro 30 giorni dalla data di notifica obbligatoria dell’Autorità Portuale- un parere vincolante circa la coerenza dell’istanza con il PEF.
Il Ministero delle Infrastrutture viene coinvolto soltanto nei casi di cui al art 2 comma 8 del regolamento, qualora la concessione sia richiesta per più di quarant’anni. In tal caso potrà esprimere un parere preventivo circa la coerenza dell’istanza con gli strumenti di pianificazione strategica del settore.