“Non ci sono formule magiche che consentano di superare i noti problemi di congestione di cui soffrono gli scali portuali”. Il supply chain crunch? “Si trascinerà per almeno altri sei mesi” lo ha affermato nel corso di un webinar il ceo di MSC, Søren Toft.
“Stiamo facendo del nostro meglio per affrontare la situazione, investendo in nuova capacità e nell’acquisizione di nuovi container. Ma l’ingresso di altre navi nel mercato non basta a risolvere il problema” ha aggiunto.
Nella on line conference ripresa da Lloyds List, Toft ha sottolineato come nel corso dell’anno le navi della flotta MSC, 630 in tutto, abbiano complessivamente accumulato tra i 5.000 e i 6.000 giorni di ritardo nella schedule. In media, nove giorni per ogni nave. Questo significa “che abbiamo dovuto aggiungere una nuova nave per ogni outbond trip”.
Secondo Toft, per restituire efficienza alla catena logistica, servono più lavoratori destinati al ritiro e trasporto dei container dai terminal, e un numero maggiore di persone nei magazzini.
Anche l’intervento governativo può essere utile alla causa, nella misura in cui favorisca il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali dei porti congestionati.